Pierfrancesco Favino, i 5 migliori ruoli dell’attore più richiesto del momento

L’attore romano Pierfrancesco Favino è tra i nomi più apprezzati nel panorama cinematografico, non solo italiano ma internazionale. La sua filmografia parla da sola. Ecco i cinque ruoli che lo hanno fatto conoscere anche ad Hollywood.

Romano de Roma, come si usa dire quando si è orgogliosi di essere nati nella città eterna, Pierfrancesco Favino fin da subito ha capito che avrebbe dedicato la sua vita alla recitazione. Dopo il diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico ha iniziato a muovere i primi passi su diversi set cinematografici come il film Una questione privata, diretto da Alberto Negrin del 1991.

Sposato dal 2003 con l’attrice Anna Ferzetti dalla quale ha avuto due splendide bambine, Favino è senza dubbio tra i più talentuosi attori italiani. Per celebrare la sua capacità di farsi assorbire completamente dal ruolo assegnato in ogni film, seppur con estrema fatica, sono stati scelti cinque ruoli che raccontano la sua evoluzione di attore comico e drammatico.

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Romanzo Criminale (2005)

Romanzo Criminale, diretto da Michele Placido, ripercorre la storia della nota banda della Magliana che durante gli anni ’70 terrorizzò Roma con i suoi atti criminali. Favino nel ruolo del Libanese fa parte di questo gruppo criminale chiamato in questo modo dalla stampa italiana dell’epoca. Insieme al Dandi e al Freddo conosciuti da bambini, metteranno su una associazione a delinquere affiliata con camorra, ‘ndrangheta e cosa nostra. Spaccio di droga, gioco d’azzardo e prostituzione sono le attività che svolgono a Roma. Un’interpretazione di Favino, insieme al successo del film nella sua totalità, talmente riuscì a farli ottenere il prestigioso David di Donatello nel 2006 come miglior attore non protagonista.

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Saturno Contro (2007)

Saturno Contro, uno dei maggiori successi del regista turco Ferzan Ozpetek, mostra un inedito Pierfrancesco Favino nei panni di Davide, uomo profondamente innamorato del suo compagno Lorenzo (Luca Argentero). Quest’ultimo durante una cena con gli amici di sempre, sviene improvvisamente senza risvegliarsi più.

La prova attoriale di Favino anche in questo caso risulta convincente e perfettamente in linea con quanto scritto nella sceneggiatura da Ferzan Ozpetek e Gianni Romoli. Dover affrontare la perdita improvvisa del proprio compagno e la snervante burocrazia italiana che non riconosce l’unione tra due uomini sono state affrontate dall’attore romano con assoluta intensità e credibilità. In alcune scene gli sguardi e i silenzi di Davide hanno reso superflua ogni parola.

ACAB – All Cops Are Bastards (2012)

Nel film ACAB – All Cops Are Bastards diretto da Stefano Sollima, l’attore romano interpreta uno dei tre agenti antisommossa della Polizia raccontati nell’omonimo libro scritto da Carlo Bonini.

A Pierfrancesco Favino viene affidato il ruolo di Negro, un uomo dedito al lavoro di poliziotto, con una condizione famigliare tutt’altro che serena. Nel pieno del divorzio dalla moglie cubana, vive con il costante terrore di non poter più vedere la figlia nata dalla relazione con la donna. Così sfogherà tutta la sua rabbia sul lavoro, nelle azioni antisommossa nelle quali si troverà coinvolto. Il ruolo di Negro farà vincere a Favino il Nastro d’Argento come miglior attore protagonista.

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Il Traditore (2019)

Negli ultimi mesi Pierfrancesco Favino ha conquistato il pubblico e la critica internazionale, lavorando a due film difficili da raccontare per diverse ragioni. Il primo caso è quello del film Il Traditore diretto da Marco Bellocchio, il quale porta sul grande schermo la storia del pentito di mafia Tommaso Buscetta, divenuto collaboratore di giustizia dopo aver fatto parte di Cosa nostra. Ambientato nella Sicilia degli anni ’80, il boss della mafia Buscetta dopo essere scappato in Brasile, viene intercettato ed arrestato dalla polizia brasiliana.

L’Italia dopo aver avanzato la richiesta di estradizione, nonostante ingerisca della stricnina per evitare il viaggio verso il suo Paese, viene condotto in carcere. Le sue deposizioni da collaboratore di giustizia, nel maxiprocesso del 1986 a Palermo, permisero di arrestare diversi capi mafia sparsi in Italia e all’estero. Il Traditore che ha fatto ottenere la candidatura Pierfrancesco Favino come miglior attore durante Cannes 2019, era stato selezionato per concorrere agli Oscar 2020 nella sezione miglior film in lingua straniera. Sfortunatamente non è riuscito a superare lo sbarramento per entrare nella shortlist finale.

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Hammamet (2020)

Ecco l’ultima grandissima prova d’attore dell’attore romano. Non ci sono parole per descrivere la somiglianza fisica e gestuale di Favino nei panni del politico Bettino Craxi. Hammamet, oltre ad essere il titolo del film, è il luogo nel quale Craxi trascorse gli ultimi anni della sua vita. Le ore di trucco alle quali l’attore si sottoponeva ogni giorno, insieme alla capacità di imitare voce e gesti tipici di Craxi hanno portato in vita nuovamente il politico scomparso nel 2000.

Dopo lo scandalo di Tangentopoli, il presidente del Consiglio dell’epoca e leader del Partito Socialista Italiano, decise di trasferirsi nella città tunisina. A seguirlo la fedele moglie Anna (Silvia Cohen) e la figlia Anita (Livia Rossi) rimaste sempre a fianco dell’uomo. La sua salute ormai seriamente compromessa dal diabete e dal tumore al rene sono solo alcune delle sfide che la vita gli mette sul suo cammino. Dopo la prima operazione per cercare di salvargli la vita, venne colpito da un fatale arresto cardiaco.

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