Polmonite che uccide: non cessa allarme in Cina, un nuovo caso

Un’altra persona è morta per la misteriosa polmonite che ha colpito Wuhan, nel centro della Cina. La vittima aveva danni a diversi organi.

A Wuhan, nel centro della Cina, ormai è allarme polmonite. Una seconda persona è morta per il virus misterioso. La vittima aveva 69 anni ed era stato ricoverato in ospedale con danni poi diventati irreversibili a diversi organi e una funzione renale anormale. Con questo caso salgono a 41 gli infettati in città e secondo le autorità sanitarie sarebbero state colpite da un nuovo tipo di coronavirus, un tipo di virus diffuso che può causare infezioni semplici ma anche mortali: dal semplice raffreddore a forme acute di sindrome respiratoria.

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Sulla natura del virus si sono fatte molte ipotesi ma non ci sono ancora certezze. L’unico indizio che per adesso è rilevante è che la maggior parte delle persone ammalate avevano frequentato il mercato del pesce di Wuhan, città della Cina centrale con 19 milioni di abitanti. In quel meracto vengono venduti anche animali vivi e cacciagione. Ecco perchè le autorità sanitarie hanno parlato subito di virus trasmesso dagli animali selvatici. Ora
il mercato è stato completamente disinfestato.

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Tuttavia pare non si tratti di Sars, iil virus killer che fra il 2002 e 2003 uccise oltre 700 persone, soprattutto in Cina e a Hong Kong. A morire fu anche Carlo Urbani, il medico italiano cui si deve la classificazione del virus. Il nuovo virus non corrisponde nemmeno alla Mers, la sindrome respiratoria del medio oriente. Si tratta evidentemente di un microrganismo nuovo: “Non abbiamo informazioni sufficienti per valutare la gravità del rischio” ha dichiarato l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

 

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