Nuova gaffe di Salvini: il negozio di Modena è gestito da italiani

Il blitz effettuato ieri su segnalazione di una sua seguace si trasforma in una “trappola”. Il locale di Modena è un distributore di cibo e bevande h24.

Seconda citofonata e seconda gaffe da parte di Matteo Salvini, nelle ultime ore di campagna elettorale in Emilia Romagna prima delle elezioni di domenica. Già nei giorni scorsi, il leader della Lega si era reso protagonista di un episodio che ha fatto il giro d’Italia. Aveva citofonato a casa di un ragazzo di 17 anni, accusandolo di essere uno spacciatore. Pronta è arrivata la replica del giovane, dopo una recente intervista.

Poche ore dopo, però, Salvini ha commesso un altro errore di questo genere. Dopo essere arrivato a Modena, infatti, il leader leghista ha ricevuto un’altra segnalazione simile a quella del giorno prima. Così si è recato presso una saracinesca e, immortalato da smartphone e telecamere, ha indicato il numero civico di un negozio. Stando alla segnalazione, in quel luogo avveniva regolarmente spaccio di droga a opera di ragazzi albanesi. Tuttavia, è bastato poco tempo prima che questa seconda segnalazione venisse smontata in poco tempo.

In realtà, infatti, quell’esercizio commerciale è gestito da alcuni giovani italiani. Si tratta di un distributore di cibo e bevande attivo 24 ore su 24, una attività sempre più in voga in Italia. Tra le altre cose, oltre al fatto di non esserci grande viavai se non degli sporadici avventori delle “macchinette”, è stata negata la presenza di spacciatori in quel punto. Salvini aveva chiesto, sempre attraverso i video apparsi dopo la sua apparizione sul posto, l’intervento da parte della Polizia per vigilare in quella zona.

Nel frattempo, i proprietari del locale finito nell’occhio del ciclone non sono rimasti a guardare. Bisogna dire, in base a una indagine fatta parte dai colleghi di Giornalettismo, che il locale è in fase di compravendita, quindi in questo caso è stata fatta cattiva pubblicità. Per questo e per altri motivi, i proprietari hanno deciso di contattare i propri legali per capire il da farsi. Non è da escludere una denuncia nei confronti di Salvini, oltre che della donna che avrebbe segnalato l’attività di spaccio davanti al locale.