In the mouth of madness | la scena ispirata ai romanzi di HP Lovecraft

Il film In the mouth of Madness di John Carpenter è tra gli horror più apprezzati della filmografia del regista. A colpire l’attenzione è una scena che ricorda lo stile dello scrittore del terrore H.P. Lovecraft.

Il regista John Carpenter del film In the mouth of Madness scritto da Michael De Luca intreccia una trama originale con l’orrore inquietante facilmente riscontrabile dei romanzi dello scrittore H.P. Lovecraft.

Il film attraverso una scena che potrete vedere in basso, mostra quanto sia “facile” creare tensione e paura con pochi elementi, fondendo la realtà con l’immaginazione e creando confusione nella mente dello spettatore.

In the mouth of Darkness

Sutter Cane (Jürgen Prochnow) è l’autore horror più famoso del mondo; il suo lavoro supera persino Stephen King. Proprio ora che dovrebbe consegnare il suo ultimo manoscritto al suo editore Arcane Publishing a New York, Cane scompare senza lasciare traccia. Il direttore editoriale Jackson Harglow (Charlton Heston) assume un investigatore assicurativo indipendente John Trent (Sam Neill) per rintracciarlo scrittore misteriosamente scomparso insieme al manoscritto. Prima di recarsi alla Arcane Publishing, Trent viene attaccato da un pazzo armato di ascia, che viene prontamente ucciso dalla polizia.

L’uomo assassinato era l’agente letterario di Cane, impazzito dopo aver letto il romanzo. Il redattore di Cane, Linda Styles (Julia Carmen) conferma che i romanzi dello scrittore sono famosi per destabilizzare il lettore, creare paranoia e causare perdita di memoria. Trend esaminando i manoscritti di Cane si accorge che tutte le copertine del romanzo hanno una forma rossa nascosta nel fondo. Se ritagliati e riorganizzati questi pezzi, rivelano lo stato del New Hampshire, localizzando una città immaginaria – Hobb’s End – ambientazione della maggior parte dei suoi romanzi. Il direttore Harglow chiede alla Styles di accompagnare Trent in questa indagine. L’investigatore è convinto si tratti di una mossa pubblicitaria studiata proprio dalla casa editrice per far crescere le vendite.

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La scena di In the mouth of madness

La scena fortemente ispirata allo scrittore dell’horror H.P. Lovecraft è questa che potrete vedere in alto. Trent e Styles, dopo essersi messi in viaggio verso New Hampshire di notte, incontrano un ragazzo a bordo di una bicicletta con un giubbino di jeans. Poco dopo, nonostante la Styles sia stanca di guidare, incrocia un anziano che pedala nel senso opposto e vestito come il giovane appena superato. Improvvisamente, mentre la ragazza prende la mappa per controllare la strada, l’anziano sbuca davanti la loro macchina e viene investito. I due, visibilmente scossi si avvicinano all’uomo sdraiato sul ciglio della strada che sussurra: “Non posso uscire. Non mi lascerà uscire“. Si alza e se ne va, come se nulla fosse accaduto.

La scena diretta da Carpenter ha due scopi. La prima è di creare un’atmosfera che possa incutere terrore e ansia. I protagonisti viaggiando di notte è come se si stessero addentrando nell’abisso nero. E poi la scelta di guidare di notte, crea la sensazione di trovarsi in un tunnel nero che collega il mondo reale con quello immaginario. Sebbene sia una scena “semplice”, il regista recupera esattamente quelli che sono gli elementi cardine dell’horror di Lovecraft.

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