Aggredita e percossa per giorni, trovato il cadavere di una donna a Mazzara

Non aveva accettato i tradimento, così l’ha percossa per giorni fino a toglierle la vita. In manette 53enne siciliano, colpevole dell’omicidio di sua moglie.

Una delle tante, tristi, storie di femminicidio che caratterizzano il nostro belpaese.

I fatti

Il racconto arriva direttamente dall’uomo. “Mia moglie mi tradiva – ha continuato a ripetere nell’interrogatorio – però non l’ho uccisa, l’ho solo picchiata lunedì, poi basta”. Ma il corpo ormai senza vita di sua moglie Rosalia è martoriato dalle percosse. Tre giorni di violenze. La procura di Marsala ha emesso un provvedimento di fermo per Vincenzo Frasillo, 53 anni, disoccupato e pregiudicato. E’ accusato di aver ucciso la moglie, Rosaria Garofalo, 52 anni. “Il corpo della povera donna era pieno di lividi”, dice il capo della squadra mobile di Trapani, Fabrizio Mustaro, che ha seguito il caso assieme ai colleghi del commissariato di Mazara del Vallo. “Mai vista una cosa simile in tanti anni di indagini”.

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I fatti risalgono a lunedì. Rosalia è stata picchiata ad inizio settimana, ma poi anche nei giorni seguenti. Picchiata a sangue e abbandonata, racconta il primo esame del medico legale. Un dramma che andava avanti da anni. La donna aveva denunciato due volte il marito, per qualche tempo era stata anche ospite di una comunità per donne in situazione di disagio. Ad ottobre, aveva fatto un nuova denuncia, però poi aveva ritirato la querela, assicurando che non sarebbe più tornata a vivere con lui.
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Invece, è tornata in quella casa di campagna di via Calypso. Ieri sera, intorno alle 20,30, Frasillo ha chiamato il 118 dicendo che la moglie aveva avuto un malore ed era morta. I sanitari hanno subito avvertito la polizia, che ha trovato la donna sul letto, con evidenti segni di percosse su tutto il corpo. L’uomo è stato subito accompagnato in commissariato e interrogato alla presenza di un avvocato. Nella notte, è scattato il fermo.

 

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