La politica e il cinema | i film che hanno trasformato la vita reale

Vi è capitato di vedere in un film racconti molto vicini al mondo della politica? Sicuramente si, ma per rinfrescarvi la memoria abbiamo scelto 5 film accomunati da questa caratteristica.

Il cinema da sempre è considerato un momento di svago, in cui poter staccare la spina dai problemi quotidiani. Alcuni considerano l’acquisto del biglietto, pop corn e la poltrona in velluto come un rito, alla stregua di una terapia.

Capita però che tra le proposte del mese ci siano dei film non sempre leggeri o ancora peggio con problematiche economico-politico al loro interno. Per fare qualche esempio, ecco alcuni film che hanno avuto successo al box office, ma al contempo hanno trasformato la politica della vita reale.

La battaglia di Algeri

Uno dei documentari più influenti mai realizzati è proprio La battaglia di Algeri del 1966. In questo prodotto cinematografico, viene raccontata la guerra d’Indipendenza algerina contro la Francia avvenuta tra il 1954 e il 1957. Nonostante le intenzioni del regista Gillo Pontecorvo, erano di mostrare una visione super-partes del conflitto, il film venne considerato pericoloso dalla politica francese.

Per questo motivo venne bandito dai cinema per cinque anni. Forse il loro monito non era poi così sbagliato, dato che le Pantere nere Nere all’IRA lo utilizzarono per studiare le tecniche di combattimento mostrate e lo stesso venne fatto nel 2003 dal Pentagono per sconfiggere le guerriglie irachene.

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Alfie

Il classico Alfie di Michael Caine sempre del 1966 venne incentrato sul tema dell’aborto, quando all’epoca era considerato ancora illegale nel Regno Unito. Ad aver sconvolto il pubblico fu un aborto illegale praticato su una delle ragazze di Alfie. Un evento talmente  traumatico e doloroso che non fu ignorato dal pubblico e dal governo inglese.

Infatti nel 1967 il Parlamento decise di approvare l’Abortion Act, con il quale l’aborto veniva legalizzato nel Regno Unito da parte di medici autorizzati, condannando e bandendo quelle pratiche mostrate nel film.

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La via della vergogna

La via della vergogna diretto da Kenji Mizoguchi del 1956 racconta la storia di cinque prostitute che lavorano nel cuore di Tokyo. Ad aver scandalizzato l’opinione pubblica il modo con il quale erano state mostrate le donne nella società giapponese. Pochi mesi dopo l’uscita del film, il governo giapponese decise di approvare una legge anti prostituzione che potesse tutelare il loro lavoro e i loro sacrifici.

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Nascita di una nazione

Piccola parentesi, stiamo parlando di uno tra i film più importanti della storia del cinema delle origini per tanto merita una particolare attenzione. Chiusa parentesi, Nascita di una nazione venne diretto nel 1915 da DW Griffith riuscendo a diventare un fenomeno culturale istantaneo. Incentrato sulla propaganda razzista con il Ku Klux Klan, il film riuscì a risvegliare a livello nazionale alcune problematiche legate alla legislazione razzista del governo. Il presidente Woodrow Wilson non solo decise di proiettare il film alla Casa Bianca, ma venne citato anche nei sottotitoli del film.

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Un breve film sull’uccisione

Il film di Krzysztof Kieslowski è uno di quei film difficili da digerire e che di certo non fa svagare con la mente. Un cortometraggio sull’uccisione è l’esempio più lampante di quando nei film vengono inseriti dei messaggi di politica per smuovere le coscienze e magari far cambiare la realtà. Ambientato in Polonia al centro della questione vi era la pena di morte che in quel periodo dilagava senza sosta. Nonostante il pubblico rimase sconvolto per tutto quello che venne mostrato e narrato, la sua missione si realizzò. Dopo l’uscita nei cinema venne discussa e abolita la pena di morte in Polonia.

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