Sardine, la ‘fase due’ secondo Santori: “Torneremo in piazza”

Il leader del movimento fa sapere che ci saranno incontri con Conte e Zingaretti. “Da lunedì toccheremo tante città”, ha dichiarato Santori.

mattia santori sardine

Mattia Santori non molla e vuole rilanciare il movimento delle Sardine. Gli ultimi giorni sono stati a dir poco tumultuosi per il movimento, specialmente dopo il coinvolgimento dato dall’incontro con Luciano Benetton. C’è chi ha parlato di un autogol clamoroso, ma potrebbe essere stato il pretesto per dare il rilancio alle Sardine, dopo il risvolto per loro positivo delle elezioni in Emilia Romagna.

Così, in un’intervista concessa al Corriere della Sera, Santori ha fatto capire che è pronta la ‘fase due’ per le Sardine. “Stiamo avviando una seconda fase, ma le piazze non le abbandoniamo. Anzi, dal 10 al 20 febbraio toccheremo tantissime città e faremo grandi manifestazioni“. Dunque riparte la carovana delle Sardine che torneranno nei prossimi dieci giorni a riempire le piazze del nostro Paese. Ma non ci sono solo i raduni in piazza a coinvolgere in maniera forte il movimento guidato da Santori, il quale vuole vedere anche i leader politici del nostro Paese.

Non solo piazze nei programmi di Santori – meteoweek.com

Santori e la sua agenda politica

Roma, Napoli e Lecce saranno le prime città che verranno toccate dai primi incontri in piazza delle Sardine. E il loro leader svela anche i primi incontri istituzionali. “Incontrerò la prossima settimana a Roma i ministri Giuseppe Provenzano e Francesco Boccia e anche il premier Giuseppe Conte. Da parte sua c’è grande attenzione e disponibilità. Il ritardo nel nostro ultimo incontro è dovuto solo a un problema di agenda“. Finora, però, non è arrivata la risposta del presidente del Consiglio alla lettera aperta scritta dal leader delle Sardine.

Si parla anche di un eventuale incontro con il leader del Partito Democratico Nicola Zingaretti. “Prima o poi avverrà. Zingaretti è uno dei pochi che ha capito che non siamo dei mostri ma che possiamo dar e una mano. Il Partito Democratico ha grande bisogno di innovazione e noi rappresentiamo un nuovo modo di fare comunicazione politica“. Impossibile, poi, non parlare delle recenti e infelici uscite da parte di Oliviero Toscani. “Una uscita molto infelice. Lui non ha filtri, si è forse fatto prendere la mano. Giustamente Benetton ha preso le distanze. E lo stesso facciamo noi“.

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