Coronavirus, spunta l’uomo che avrebbe contagiato undici persone

E’ sospettato di aver contagiato il coronavirus a ben undici persone tutte della medesima nazionalità. Steven Walsh, cittadino britannico, ha rivelato la propria identità tramite i social. Sarebbe guarito definitivamente dopo averlo contratto a Singapore, ma resta in isolamento

foto archivio

Steven Walsh, cittadino britannico, avrebbe contagiato di coronavirus ben undici connazionali. E’ quanto emerso nelle ultime ore, con l’ uomo che ha deciso di uscire allo scoperto direttamente sui social raccontando spostamenti e aneddoti. Resta per ora ricoverato “per precauzione”, come annunciato dai medici. E la sua famiglia resterà in isolamento per evitare contatti. Ma la notizia della guarigione è stata confermata al servizio sanitario (Nhs). Vari contagi di pazienti britannici sono avvenuti in Francia, dove Walsh, reduce da Singapore, avrebbe infettato altri turisti. Proprio a Singapore l’uomo era stato per motivi di lavoro: lì avrebbe contratto il coronavirus.

“Voglio ringraziare – ha spiegato Walsh in un comunicato auto diffuso – il sistema sanitario britannico (Nhs) per l’aiuto e le cure tempestive”. L’ imprenditore di 53 anni, ha aggiunto. “Sottolineo una cosa importante: sono completamente guarito e sto bene. I miei pensieri vanno agli altri che hanno contratto il coronavirus, auguro loro una pronta guarigione”. Walsh – come specificato nelle ultime ore – rimane ricoverato e in isolamento, al pari della sua famiglia. Il monitoraggio proseguirà, i medici non intendono perderlo di vista. Per i suoi numerosi spostamenti e il fatto che sia stato a lungo asintomatico è stato chiamato ‘super spreader’, un paziente cioè in grado di contagiare numerose altre persone.

Leggi anche –> Salvini: “Processatemi”. Ma la Lega prepara le carte per evitare il processo

Leggi anche –> Allarme Conti Pubblici, ancora rivista la crescita 2020

La rosa dei sospettati: undici persone, ma non si esclude un aumento

Secondo le ricostruzioni e gli spostamenti dell’uomo, emergono ulteriori dettagli. Il sospetto è che abbia infettato altri 11 britannici, di cui quattro nel Regno Unito, cinque in Francia e uno a Maiorca. Tutti sono stati con lui in vacanza in Francia sulle Alpi. I pazienti in questione sono sotto osservazione per gli esami del caso.  Walsh era reduce da Singapore, dove aveva presto parte al meeting organizzato all’hotel Grand Hyatt dalla britannica Servomex, per la quale lavora. Successivamente aveva viaggiato, contagiando altre persone. Tuttavia giungono notizie rassicuranti: nessuna di loro è al momento in gravi condizioni, precisano peraltro fonti dell’Nhs, il servizio sanitario nazionale britannico.

Walsh ha cosi ripercorso le tappe delle ultime settimane. “Mi sono rivolto alle autorità sanitarie non appena ho realizzato di essere stato a contatto con una persona infetta a Singapore a gennaio. In seguito mi sono recato in un resort sciistico nelle Alpi francesi per raggiungere la famiglia, contagiando altre persone prima di essere diagnosticato e ricoverato in ospedale”. Cinque britannici che sono stati nel suo stesso chalet sulle Alpi sono risultati positivi al virus, tra cui un bambino di nove anni. Un altro uomo nel resort sciistico è stato contagiato e il test è risultato positivo dopo che è tornato a Maiorca, in Spagna. Un contagio evidente che ha coinvolto tantissime persone. Il caso ha spinto le autorità sanitarie francesi a testare 61 bambini e familiari nel resort, chiudendo temporaneamente le scuole sul posto. L’ allarme è rientrato in quella circostanza: tutti negativi.

Impostazioni privacy