Luca Zingaretti lascia Montalbano? Le parole che preoccupano i fan

I fan della serie televisiva di successo Il commissario Montalbano, tremano. Luca Zingaretti potrebbe abbandonare il set, togliendosi i panni del celebre commissario della polizia di Vigata, che finora ha appassionato milioni di telespettatori con le sue storie avvincenti.

Foto fornita da Elisabetta Villa/credits Getty Images

La regia di Luca Zingaretti

Luca Zingaretti, il commissario più amato della televisione italiana, non tranquillizza per niente i suoi fan, sulla sua possibile uscita di scena dalla serie televisiva basata sui romanzi di Andrea Camilleri. Proprio in questo momento che l’attore ne ha firmato anche la regia.

Purtroppo Alberto Sironi, regista storico di Montalbano, è scomparso il 17 luglio scorso a venti giorni dall’addio ad Andrea Camilleri: “Di mio, in questa regia, c’è una malinconia dolce. Ma chi oggi non è più qui con noi lo dobbiamo festeggiare tutti con canti balli, gioia e risate. La drammaticità e la leggerezza tipica dei migliori racconti di Camilleri si intrecciano, secondo un codice conosciuto ma ogni volta diverso.>> dichiara Zingaretti. <<E lo sforzo maggiore del mio lavoro dietro la macchina da presa è stato quello, nel rispetto dello stile di Alberto Sironi che ha dettato le regole 20 anni fa, di assecondare l’estetica del mondo di Camilleri e della sua capacità di raccontarci il mondo. Dobbiamo ricordare con allegria anche lo scenografo Luciano Ricceri che ha creato il mondo di Montalbano, è stato lui a scegliere le location, a farci innamorare degli scorci più belli della Sicilia.”

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Due pilastri di Montalbano che non ci sono più

Tuttavia sono questi lutti importanti che lasciano nel dubbio l’attore e regista Zingaretti, il quale non esclude di doverci riflettere sopra, se continuare o meno con quest’ avventura:

Nel 2008 volevo uscire da questo personaggio, fu una strategia come mi aveva insegnato lo stesso Camilleri in Accademia, dopo due anni decisi di proseguire e gli applausi erano più forti e numerosi, fu una scommessa vinta. Ora c’è un problema diverso: due componenti importanti di questa famiglia, autore e regista, non ci sono più. Quest’anno abbiamo girato tre episodi, due andranno in onda e uno (Il Metodo Catalanotti) la Rai ha deciso di trasmetterlo nel 2021. Io voglio celebrarli con il pubblico e poi riflettere. Devo far sedimentare tutto ed elaborare il lutto. Oppure decidere se prendere il testimone e concludere in bellezza con l’ultimo romanzo che è nella cassaforte di Sellerio (noto come Riccardino). C’è anche un altro romanzo che è uscito mentre noi giravamo (Il cuoco dell’Alcyon). Bisogna capire se uno non se la sente più di andare avanti senza determinate figure fondamentali oppure continuare”.

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