MeteoCartoon | Lupin, l’incorreggibile Lupin

In attesa del nuovo film Lupin III – The First, in uscita nelle sale italiane il 27 febbraio 2020, la rubrica MeteoCartoon si occupa questa settimana di uno dei personaggi più seguiti di sempre, Arsenio Lupin.

Pensato intorno al 1967 da Monkey Punch, liberamente ispirato al personaggio nato dalla penna di Maurice Leblanc, Lupin III è senza dubbio uno dei più grandi miti di sempre.

MeteoCartoon – Chi è Lupin III, il ladro gentiluomo

Alto e magro (179 cm per 63 kg), espertissimo nel travestimento e nello sfuggire alle forze dell’ordine, Arsenio Lupin III il furto ce l’ha nel sangue. Figlio e nipote di abili ladri, il giovane si diverte a dare filo da torcere soprattutto all’ispettore Zenigata dell’Interpol, sua personale nemesi.

Nonostante l’indole criminale, non manca occasione di dimostrare il suo animo buono e altruista, ricordando una sorta di moderno Robin Hood, impegnato a derubare solo ricchi o facoltosi per poi donare a chi ne ha più bisogno.
Altra caratteristica fondamentale del personaggio è l’amore per Fujiko, intervallato da non poche scappatelle e infatuazioni, essendo lui un irrecuperabile donnaiolo.

Ecco allora spiegato il motivo per cui gli sono stati dedicati numerosi progetti, tra manga, serie tv, pellicole cinematografiche (da ultima quella in uscita il 27 febbraio) e oggetti di merchandising.

In questo appuntamento settimanale della nostra rubrica Meteocartoon parliamo quindi degli anime giunti nel nostro paese, che si suddividono in cinque serie e uno spin-off.

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MeteoCartoon – Lupin III, cinque serie e uno spin-off

Si parte da Le avventure di Lupin, che risale agli anni Settanta – trasmessa su diverse televisioni locali dal 1979, con il titolo Lupin, l’incorreggibile Lupin: dopo una serie di modifiche e aggiustamenti in corso d’opera, la serie anime divenne la prima a essere indirizzata a un pubblico adulto, esibendo una serie di figure e situazioni realistiche, complesse e ricche di dettagli (solo approssimati nei manga).
É qui che si forma il gruppetto di protagonisti, composto da Lupin stesso, il pistolero infallibile Jigen, il samurai letale Goemon e la bella Fujiko.

Tra gli anni Settanta e gli Ottanta arriva Le nuove avventure di Lupin III, nel quale compare la storica e inconfondibile giacca rossa: 155 episodi ambientati in alcune delle maggiori capitali del mondo – Venezia, Rio de Janeiro, Tokyo, Montecarlo – e caratterizzati da sfiziose citazioni ai film Disney, a personaggi quali Napoleone e Hitler, a supereroi e fumetti. Inoltre gli episodi 145 e 155 portano la firma niente meno che di Hayao Miyazaki, già regista di gran parte di quelli della prima serie, in collaborazione con Isao Takahata.

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Tra il 1984 e il 1985 è il turno di Lupin, l’incorreggibile Lupin (titolo usato spesso per indicare una qualsiasi delle serie in Italia, creando non poca confusione), composta da 50 episodi della durata di circa 20 minuti l’uno.
Passano quasi trent’anni e vede la luce il primo (e sino ad ora unico) spin-off dedicato al mondo di Lupin III: La donna chiamata Fujiko Mine. In cabina di regia per i 13 episodi una donna, stabilendo un primato per quanto riguarda l’anime.
Secondo quanto dichiarato dalla regista, la serie vuole essere più fedele al manga, del quale riprende cupezza e sensualità, spesso e volentieri censurate nei precedenti progetti (non solo in Italia).

Si prosegue con la quarta serie, Lupin III – L’avventura italiana, ambientata tra la Francia, San Marino e il nostro Belpaese, composta da 26 episodi e trasmessa nel 2015.
Concludiamo infine questo excursus con il quinto e ultimo titolo: pensato per festeggiare il cinquantesimo anniversario della nascita del personaggio, Lupin III – Ritorno alle origini ha luogo sempre in Francia e riprende il discorso dalla fine della serie precedente. La particolarità del progetto è la suddivisione in quattro archi narrativi, alternati da puntate commemorative e autoconclusive dove i personaggi compaiono abbigliati diversamente, a seconda della serie a cui appartengono.

MeteoCartoon – Il Valzer di Lupin

Come è evidente, figure come quelle di Lupin e della sua gang possiedono un fascino fuori dal comune e senza tempo, motivo per il quale ancora oggi sono numerosi i progetti a loro dedicati e tanti sono anche coloro che continuano ad avvicinarvisi per la prima volta.
Tra le tantissime sigle dedicategli, scegliamo quella della seconda serie, il cosiddetto Valzer di Lupin, scritto da Franco Migliacci (testo) e Franco Micalizzi (musica), cantato da Irene Vioni con l’accompagnamento dell’Orchestra Castellina-Pasi, uno dei più apprezzati dai fan del ladro gentiluomo.

https://youtu.be/pZy8ydPxpeY

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