Non si arresta l’emergenza da coronavirus in Italia: nella giornata di oggi è arrivata la conferma dei primi casi positivi in Emilia-Romagna, e ora la Regione sta valutando la possibile chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.
Come riportato dalle fonti ufficiali, sono stati registrati altri 6 casi di positività al coronavirus in Emilia-Romagna, casi che portano a 9 il numero complessivo di contagiati presi in carico dall’ospedale di Piacenza. Secondo quanto comunicato dalla Regione, tra i nuovi casi si aggiungono anche due medici e un infermiere operanti all’ospedale di Piacenza. Dei 9 cittadini positivi al coronavirus, 5 sono al momento ricoverati in ospedale, mentre gli 4 si trovano in quarantena presso il proprio domicilio.
Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, si è espresso pubblicamente in merito alla difficile situazione offrendo alcuni importanti aggiornamenti sulle misure precauzionali. Come spiegato dal presidente sui canali ufficiali di Facebook, infatti, è stata individuata nella Rems di Reggio Emilia la struttura nella quale accogliere tutti quei pazienti che necessitano di quarantena ma che non abbiano nelle loro abitazioni le condizioni sufficienti per l’isolamento domiciliare.
Bonaccini ha inoltre ribadito come la cabina di coordinamento regionale abbia deciso di sottoporre al test del coronavirus sia tutti i pazienti già affetti da polmonite, al momento ricoverati nelle varie strutture ospedaliere della regione, sia quelli che potrebbero necessitare in futuro di un eventuale ricovero per lo stesso problema. Come scritto dal presidente della Regione, la strategia è al momento quella di potenziare “i laboratori nei quali vengono svolti i test tampone, a Bologna e Parma”.
L’emergenza coronavirus ha già fatto la sospensione dell’attività didattica in tutte le università dell’Emilia Romagna a partire da domani, lunedì 24 febbraio, fino a sabato 29 febbraio compreso. La decisione è stata comunicata dal presidente dalla Regione Stefano Bonaccini, ed è stata presa “vista l’alta mobilità degli studenti, in accordo con il ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e le nostre Università”.
La Regione sta inoltre “valutando la chiusura di ogni scuola di ordine e grado, asili nido, impianti sportivi pubblici e privati e dei musei“. Come spiega il presidente Stefano Bonaccini, “stiamo esaminando e definendo in tutti i suoi aspetti, anche alla luce dei provvedimenti varati dal Consiglio dei ministri ieri sera”, situazione sanitaria legata al coronavirus, che al momento continua a macinare contagi.
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