Coronavirus, 60 ricoverati allo Spallanzani

All’Istituto Nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma sono ricoverati al momento 60 pazienti risultati positivi al Coronavirus. 

Coronavirus, 60 ricoverati allo Spallanzani (Getty) - meteoweek.com
Coronavirus, 60 ricoverati allo Spallanzani (Getty) – meteoweek.com

All’ospedale Spallanzani sono ricoverati 81 pazienti e dal bollettino diffuso poco fa dall’Istituto si apprende che “i pazienti Covid-19 positivi sono in totale 60, inclusi i 10 che necessitano di supporto respiratorio. In particolare per alcuni di loro il quadro clinico è stabile o in netto miglioramento. I pazienti in osservazione sono, invece, 19.

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In giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti già negativi al primo test e comunque asintomatici”, conclude la nota dello Spallanzani. I pazienti che hanno superato la fase critica e risultano negativi e che sono stati dimessi fino a questo momento sono 283. Mentre 14 sono i pazienti dimessi dalla struttura ospedaliera, che al momento si trovano presso il proprio domicilio o presso la struttura militare della Cecchignola.

Gli studi per il nuovo test rapido

All’Ospedale Spallanzani e al Policlinico San Matteo di Pavia sono stati portati avanti gli studi che hanno consentito di trovare un test per il Coronavirus più rapido ed efficiente.

Coronavirus, 60 positivi allo Spallanzani (Getty) - meteoweek.com
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L’azienda che ha avviato la ricerca è la DiaSorin, una multinazionale italiana che si occupa di diagnostica in vitro, su sangue e tessuti. La società, quotata in Borsa, ha portato a termine gli studi per ricevere l’approvazione da Ue e Stati Uniti per mettere sul mercato un nuovo test molecolare per identificare in maniera repentina la positività di un paziente al Coronavirus.

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Il nuovo test sperimentato dalla DiaSorin sarebbe in grado di dare risultati in un’ora. Fino a questo momento i tempi erano molto più dilatati: gli altri strumenti di rilevazione impiegano, infatti, dalle 5 alle 7 ore per fornire un risultato attendibile.

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Il test sarà presentato entro fine marzo alla Food and Drug Administration per l’Emergency Use Authorization, l’organo governativo statunitense che si occupa di stabilire la regolarità di alimenti e farmaci, e sarà immesso sul mercato europeo con il marchio CE, che serve a garantire ai consumatori la conformità del prodotto alle disposizioni della Comunità Europea.

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