Coronavirus, Campania: stop ai mercati e alle consegne a domicilio

Misure di contenimento del coronavirus più drastiche, quelle che il governatore della Campania ha intenzione di applicare per tutti i suoi corregionali: lo stop riguarderebbe i mercati rionali e i servizi di consegna a domicilio.

coronavirus campania - consegne domicilio
immagine di repertorio

Nuove notizie giungono dalla regione Campania: il governatore Vincenzo De Luca ha disposto con una recente ordinanza lo stop dei mercati rionali e delle fiere locali per permettere di contenere efficacemente l’emergenza coronavirus. Inoltre, lo stesso De Luca ha ulteriormente sottolineato come lo stop riguarderà anche tutti quei servizi di cibo d’asporto e consegne a domicilio. Locali chiusi tassativamente a partire dalle ore 18:00, dunque, senza possibilità di prosieguo con attività di ordini e consegne.

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Coronavirus, governatore Campania: “Io dico di no al cibo da asporto”

In una recente intervista che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha concesso a Radio Crc, il governatore ha comunicato la disposizione di nuove misure ulteriori e più restrittive rispetto a quelle già proposte dal premier Conte in questo momento di crisi.

“Io dico di no al cibo da asporto, nonostante il Governo abbia detto sì. Lancerò l’ordinanza questa mattina”, ha infatti esordito De Luca. Che ha poi proseguito: “Se abbiamo 100 pizzerie che ogni sera fanno almeno dieci consegne a domicilio diventano mille contatti in dieci giorni, con la consegna di pizze a meno di un metro dal cliente. È una piccola cosa che rischia di creare migliaia di contatti personali e moltiplicare il contagio.”

Secondo il governatore, infatti, “mettere in campo misure rigorose significa questo, le mezze misure non servono”. Questo poiché, “se non siamo rigorosi oggi, rischiamo di trascinarci questo problema per mesi e mesi, con una crisi economica drammatica. Tante lamentazioni sono superflue, facciamo due settimane di sacrificio, così che dopo ci sarà una ripresa economica inimmaginabile, perché la gente avrà voglia di vivere”.

coronavirus mercati chiusi
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Restrizioni necessarie: al Nord i medici “decidono chi deve vivere e chi deve morire”

Un’ordinanza che secondo Vincenzo De Luca è fondamentale anche se si vuole scongiurare quanto più possibile l’ipotesi catastrofica che vedrebbe una crisi sanitaria anche al Sud. “Il dopo non mi preoccupa ma dobbiamo avere un rigore spartano, non deve esserci nemmeno una sbavatura nei comportamenti”, ha infatti spiegato il governatore.

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Che ha poi sottolineato: “Io ripeto sempre a chi me lo chiede: se tra un mese, tua madre, tuo padre, tuo nonno, ha una difficoltà respiratoria drammatica e deve andare in ospedale, ma non ci sono posti in terapia intensiva, che si fa? A Bergamo questa situazione già accade, e i medici devono fare una scelta su chi ricoverare in terapia intensiva, se ricoverare uno che ha il coronavirus o magari uno che ha avuto un trauma cranico in incidente stradale. Decidono chi deve vivere e chi deve morire”.

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