Coronavirus, Bologna: si sperimenta un nuovo tampone da eseguire in auto

Si chiama “tampone drive-thru” e può essere eseguito direttamente nella propria automobile. Il test ha già avuto successo in Australia e Corea del Sud. La sperimentazione è iniziata a Bologna lo scorso fine settimana.

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(Photo by HEIKKI SAUKKOMAA/Lehtikuva/AFP via Getty Images)

Nella città di Bologna dallo scorso fine settimana, si sta sperimentando un nuovo modo di effettuare i test diagnostici per il coronavirus. Questo nuovo esame è chiamato “tampone drive-thru”. È già stato sperimentato con successo sia in Corea del Sud che in Australia. Il test può essere eseguito mentre si è a bordo della propria automobile, in una modalità che risulta più sicura ed efficiente di quella precedente. Per il momento, i soggetti che hanno sperimentato questo nuovo test, sono state persone che si sono ritrovate a stretto contatto con soggetti positivi al virus. Oltre a loro, operatori sanitari e cittadini positivi che si trovano in isolamento domiciliare e che sono considerati guariti.

L’Ausl di Bologna, attraverso questo nuovo tampone, si dichiara convinta di poter aumentare il numero dei test, a un ritmo di 12 tamponi all’ora. In più, l’Azienda sanitaria Locale prevede anche che mediante questo nuovo strumento, si potrà razionalizzare al meglio l’utilizzo sia delle risorse professionali a disposizione, che dei dispositivi di protezione degli operatori sanitari coinvolti nella sperimentazione. Nella giornata di oggi, il “tampone drive-thru”, verrà utilizzato su 50 soggetti nel comune di San Lazzaro, un paese vicinissimo a Bologna. 

Coronavirus: in Veneto Zaia vuole aumentare il numero dei tamponi

Mentre a Bologna si sperimenta questo nuovo test, sia il Veneto che la Toscana hanno invece deciso di fare tutto il possibile per aumentare il numero dei tamponi. Nella giornata di oggi infatti, il presidente della regione Toscana Enrico Rossi, ha annunciato che la sua amministrazione sta facendo di tutto per avere disponibili nei prossimi giorni altri 3.500 tamponi. Ad effettuarli saranno delle unità speciali. Queste saranno collocate una per ogni distretto di 30mila abitanti.

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(Photo credit should read MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Dello stesso avviso, il presidente della regione Veneto Luca Zaia. Questi infatti, che continua ad insistere con il governo sul fatto che bisogna effettuare quanti più test possibili, invece di usare questo strumento soltanto quando è strettamente necessario.  Zaia in proposito, ha infatti dichiarato che “Un tampone non fa mai male a nessuno, e anche ne trovassimo solo uno positivo, ne eviteremmo altri 10″. Un’iniziativa che ha immediatamente trovato il plauso del leader della Lega Matteo Salvini. Il segretario della Lega Nord ha affermato che Zaia fa’ benissimo a fregarsene del bilancio e ad insistere con questa soluzione.

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Per Salvini infatti, in un momento di emergenza sociale ed economica “l’unica cosa su cui non puoi risparmiare è la salute. In questo momento è giustificato che i Governatori facciano tutto quello che è umanamente possibile”.

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