Coronavirus: morto il segretario della Federazione dei Medici di Lodi

Marcello Natali aveva 57 anni e faceva il medico di famiglia nella zona di Codogno. Dopo aver contratto il virus, è stato ricoverato in terapia intensiva a Milano ma non ce l’ha fatta. 

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(Photo by Leonardo Fernandez Viloria/Getty Images)

È morto nella giornata oggi Marcello Natali, segretario della Federazione dei Medici di Medicina Generale di Lodi. A darne conferma è stata la federazione stessa. Natali, che è morto dopo aver contratto il coronavirus, non aveva patologie pregresse. Inizialmente era stato ricoverato a Cremona, per essere poi trasferito a Milano. Qui, a seguito di una grave polmonite bilaterale era stato intubato e ricoverato in terapia intensiva. L’uomo aveva 57 anni e operava come medico di famiglia nella zona di Codogno. 

Coronavirus: la situazione a Codogno

Intanto il comune di Codogno, dopo che finalmente i contagi hanno smesso di crescere, tenta di ritornare gradualmente alla normalità. Cosa non semplice, considerando anche che in questo momento la quarantena è estesa a tutto il territorio nazionale. Il comune però, forse anche per mandare un segnale di normalità alla cittadinanza, ha fatto uscire due bandi di concorso. Le due figure ricercate sono quelle di assistente bibliotecario e vicecommissario della polizia locale. Per entrambi i concorsi, la scadenza è fissata al 14 aprile.

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(Photo by ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

Naturalmente le date delle prove riportate dai bandi, sono successive a quella che si spera sia la data di fine della quarantena, ovvero il 3 aprile. In ogni caso, in entrambi i bandi viene precisato che il comune si riserva la possibilità di modificare le date che riguardano lo svolgimento delle prove. Un segnale comunque positivo per Codogno, dopo quello che era arrivato il 10 Marzo, quando per la prima volta non si era registrato nessun nuovo contagio.

Le parole del sindaco di Codogno

Un dato significativo, per un paese che era inizialmente diventato l’epicentro italiano della pandemia. Un risultato che il sindaco Passerini celebrò con molto entusiasmo, rivendicano inoltre i sacrifici che gli abitanti del luogo avevano dovuto fare a causa della quarantena. Già perché se in Italia molti territori hanno scoperto soltanto il 9 marzo cosa significa isolamento domiciliare, Codogno invece era stata costretto ad autoisolarsi già a febbraio. Alla fine del suo discorso, il sindaco aggiunse che se tutti i cittadini avessero continuato a mantenere dei comportamenti corretti, la situazione si sarebbe sistemata in un paio di settimane.

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Ne è passata soltanto una, e nel frattempo l’intera nazione è diventata zona rossa. Ma chissà che questi due bandi emanati dal comune, non sia un primo segnale di normalità per loro e per tutta la nazione.

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