Bergamo: la città non ha più posti per i suoi morti

Il sindaco di Bergamo Gori ha ringraziati i sindaci dei comuni che hanno accolto i feretri della sua città. Ha poi criticato duramente il modo in cui è stata sospesa la costruzione della struttura ospedaliera nella Fiera della città.

Bergamo morti coronavirus posti
(Photo by PIERO CRUCIATTI/AFP via Getty Images)

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha scritto una lettera nella quale ringrazia tutti i comuni che hanno accolto la sua richiesta di far cremare circa sessanta bare. La struttura della città non riusciva infatti più a gestirle. Nella lettera, Gori scrive che “in un momento tragico la Vostra collaborazione e vicinanza è encomiabile”. Il sindaco di Bergamo aggiunge poi che il cimitero della città “è in notevole sofferenza”. Nella situazione attuale, in cui a causa della quarantena su tutto il territorio è impossibile celebrare dei funerali, la maggioranza delle famiglie ha scelto la cremazione dei propri cari. Una scelta che però ha messo l’Amministrazione Comunale in difficoltà. Con i mezzi attuali, non è infatti in grado di gestire le richieste delle famiglie. Di qui, la richiesta di aiuto agli altri comuni. 

Intanto nella serata di ieri 18 marzo, dei camion militari hanno attraversato la città di Bergamo dal cimitero fino all’autostrada. A bordo dei mezzi, c’erano i corpi di tutte le persone decedute a causa dell’epidemia di coronavirus. Feretri, che come ha precisato Gori nella sua lettera, la città non riesce più a gestire. Questi sono stati dunque messi su circa trenta camion dell’esercito e sono diretti in diverse destinazioni su tutto il territorio italiano.

Gori: l’allarme sull’ospedale Papa Giovanni XXIII

Su Facebook invece, Gori ha dichiarato che la situazione in città è molto critica è che “la Regione non è più sicura di fare l’ospedale da campo.”. Ha poi spiegato che il direttore della Protezione Civile della Regione Lombardia ha chiesto di sospendere l’installazione della struttura ospedaliera. Questa potrà essere ripresa, soltanto nel momento in cui si riuscirà reperire il personale medico necessario. Il sindaco si augura comunque che questa interruzione sia soltanto “uno stop temporaneo”.

Bergamo morti coronavirus posti
(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Hai poi lanciato l’allarme sull’ospedale Papa Giovanni XXIII, che si trova ormai in una situazione limite e ha un disperato bisogno di rinforzi, oppure di “una struttura di appoggio”, come quella che era stata pensata da Attilio Fontana, che ha proposto di trasformare la Fiera di Milano una struttura ospedaliera di emergenza. Per quanto riguarda l’ospedale da campo, che doveva essere installato nella giornata di oggi alla Fiera di Bergamo, non può essere attivato senza il personale medico necessario. I medici che sono arrivati dalla Cina per dare supporto alla città nella lotta contro il coronavirus, sono infatti già impegnati su un’altro fronte ospedaliero. 

Le critiche di Gori alla Protezione Civile Lombarda

Gori si è duramente lamentato di come è stata gestita la situazione che ha portato alla sospensione della struttura ospedaliera della fiera. Ha infatti affermato che la richiesta di sospensione avanzata dal direttore della Protezione Civile è stata una vera e propria “doccia fredda”.

Leggi anche: Re Filippo VI di Spagna: “il coronavirus non vincerà”

Leggi anche: Coronavirus, Giappone: chiuse le frontiere all’Italia e ad altri Paesi

Su Facebook, il sindaco di Bergamo ha scritto che “era chiaro a tutti che un ospedale da campo si poteva realizzare solo avendo certezza rispetto alla disponibilità del personale necessario, medici e infermieri, e delle attrezzature mediche. Se questa certezza non c’era, e a leggere la comunicazione del Direttore Generale della Protezione civile della Regione si capisce che ancora non c’è, non si doveva far partire la macchina, mobilitare risorse, esporre i vertici nazionali della Protezione Civile e le istituzioni locali”

Impostazioni privacy