Coronavirus, svolta mascherine: “Ne arrivano 12 milioni in sette giorni”

Svolta mascherine in arrivo nel nostro paese per combattere meglio il coronavirus. Come annunciato dal Ministro degli Esteri Di Maio, ne arriveranno 12 milioni 

Carenza di mascherine: governo al lavoro

Lotta serrata al coronavirus, anche attraverso una svolta sul fronte  mascherine. Dopo i vari appelli, alcuni preoccupati, giunti negli ultimi giorni, sono in arrivo in Italia 12 milioni di mascherine. È quanto si apprende da fonti della Farnesina che precisano: 1.2 milioni  arriveranno nel pomeriggio dall’Egitto, 40 mila dall’India. Dalla Cina in arrivo 1.5 milioni di mascherine e 100 ventilatori polmonari, mentre dalla Russia partiranno verso l’Italia un milione di mascherine. “C’è la necessità di reperire in tempi celeri il materiale sanitario che serviva a supportare principalmente il lavoro di medici e infermieri”. E’ quanto spiegato dalle stesse fonti della Farnesina.

l ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intanto, sta lavorando ad una fornitura diretta da parte di un’azienda cinese di 100 milioni di mascherine verso l’Italia. Lo si apprende da fonti informate, secondo cui Di Maio avrebbe già parlato dell’operazione al premier Conte, al ministro Speranza e ai commissari Borrelli e Arcuri. Il contratto della commessa, si apprende, sarebbe già siglato. Dopo l’arrivo di diversi ventilatori polmonari dalla Cina e altri Paesi, l’emergenza ora riguarda anche le mascherine in dotazione soprattutto a medici, infermieri e operatori sanitari.

Senza mascherine al personale sanitario, verrebbero meno le condizioni di sicurezza negli ospedali per poter continuare a operare. Da qui, e dopo alcuni blocchi doganali registrati in questi giorni su aiuti diretti al nostro Paese, la linea di azione che sta portando avanti la Farnesina per individuare una fornitura diretta e affidabile che garantisca l’arrivo di mascherine in Italia.

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luigi di maio
Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio

Il caso Turchia e le mascherine bloccate alla dogana

La buona notizia giunge subito dopo il caso mascherine bloccate in Turchia, precisamente ferme alla dogana da diverso tempo. Il paese turco, con una trentina di aziende che producono soprattutto quelle più protettive, potrebbe andare in soccorso degli ospedali che oggi ne hanno disperato bisogno. Ebbene, almeno due grossi gruppi italiani che riforniscono i nostri ospedali hanno acquistato e pagato centinaia di migliaia di mascherine, ma il governo turco, dal 5 Marzo, le tiene bloccate alla dogana dell’aeroporto di Ankara. La storia iniziò a fine febbraio. In Turchia, dove ci sono 98 casi di contagio dichiarati su 80 milioni di abitanti, ben 30 aziende sono in grado di produrre 50 milioni di mascherine alla settimana, quindi nelle condizioni di provvedere al fabbisogno qualora scoppiasse l’epidemia.

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