Coronavirus, Milano: “A casa mi annoio”. E va a pescare

Da chi pesca in Darsena perchè si annoia a chi “va a trovare una amica”: a Milano le forze dell’ordine continuano a fermare – e denunciare – persone che sembrano non rendersi conto di quello che sta succedendo.

Per alcuni italiani sembra che quello che stia avvenendo sia un gioco: un atteggiamento superficiale inaccettabile, che però è ancora diffuso. Lo verificano le forze dell’ordine, che proseguono i controlli per verificare il rispetto delle disposizioni del decreto che ha l’intento di limitare la propagazione del coronavirus. I carabinieri hanno fermato e denunciato per l’articolo 650 diverse persone sorprese in strada senza un valido motivo. A Milano, capoluogo della regione più colpita d’Italia, una storia incredibile.

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Tra le persone fermate colpisce infatti la vicenda di un italiano di 37 anni che, sembra assurdo anche solo raccontarlo, stava pescando in Darsena. Alla domanda dei militari sul perchè stesse facendo una cosa del genere, l’uomo ha spiegato che a casa si stava annoiando. I militari del comando provinciale di Milano hanno segnalato altri due episodi che danno l’idea della superficialità di alcuni cittadini. Alle 21.45 un 21enne seduto su una panchina in via Giacosa ha detto che era lì per fare una videochiamata con la fidanzata. Alle 2 un uomo di 57 anni è stato bloccato in via Silva a bordo della propria auto e ha riferito di aver trascorso la serata a casa di un’amica. Alle 9.30 di questa mattina, infine, è stato denunciato ‘il pescatore annoiato’.

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