Coronavirus, 25mila casi in Spagna, oltre 1.300 i morti

Schizza in alto anche il numero dei ricoverati in terapia intensiva. Il direttore del Centro per il coordinamento delle emergenze sanitarie: “In Spagna i giorni più difficili devono ancora arrivare”.

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La Spagna continua a essere la seconda nazione europea maggiormente colpita dalla diffusione del Coronavirus, dopo l’Italia. L’ultimo bollettino è stato diffuso come di consueto da Fernando Simon pochi minuti fa. Il direttore del Centro per il coordinamento delle emergenze sanitarie ha fatto sapere che c’è stata una nuova impennata di casi. Sono ormai 25mila gli spagnoli che hanno contratto il Covid-19, da quando si è registrato il primo caso. Una nuova impennata di casi di contagio da Coronavirus, dunque, è avvenuta in Spagna nelle ultime 24 ore.

Il ministero della sanità spagnolo, attraverso le colonne di El Pais, ha reso noti tutti i dati aggiornati. Le vittime registrate in Spagna per patologie collegate al Coronavirus sono ben 1.326. Sono 324 le persone che hanno perso la vita nelle ultime 24 ore, mentre il numero di casi di contagio è aumentato di quasi 5mila unità rispetto al bollettino. Per la precisione, sono 4.946 i nuovi contagiati in Spagna. Sono invece 2.125 le persone che nel frattempo sono guarite, mentre i pazienti in terapia intensiva negli ospedali iberici sono 1.612.

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Fernando Simon, portavoce spagnolo per la situazione del Coronavirus – meteoweek.com

Giorni difficili in Spagna

Lo stesso Fernando Simon, in ogni caso, ha fatto capire che non bisogna fermarsi ai freddi numeri. “È molto probabile che i dati che abbiamo tutti sotto agli occhi sottostimino la realtà – ha dichiarato – . I giorni più difficili sul fronte del Coronavirus devono ancora arrivare. Invito tutti gli spagnoli a rispettare le regole e a restare a casa per contenere il contagio“. E allora andiamo a vedere quali sono le misure che il Governo iberico ha stabilito per questi giorni, in modo da contenere la diffusione del Coronavirus.

A partire dalla chiusura di tutte le attività commerciali e operative, fatta eccezione per i supermercati e le farmacie. In questo senso, la Spagna si è allineata presto a quello che è stato definito il modello italiano. Tanto che nel frattempo stanno piovendo in maniera costante le denunce per chi non osserva le regole stabilite dal Governo. E il ministero dell’Interno ha fatto sapere che finora le persone denunciate sono ben 31mila: 315 di queste sono state arrestate. In corso anche la sanificazione e la disinfezione delle strade, anche se continuano a essere lunghe le code all’ingresso dei supermercati.

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Arrivano messaggi importanti anche per gli italiani che risiedono o si trovano in Spagna. Il consolato italiano a Madrid mette a disposizione i propri contatti telefonici e di posta elettronica per andare a sostegno dei nostri connazionali. Una linea dedicata è prevista per chi si trova in Catalogna oltre che a Valencia, Aragona e Murcia. Le Autorità spagnole hanno deciso la sospensione dei voli diretti dall’Italia alla Spagna fino al 25 marzo. Chiusura anche delle strutture alberghiere in tutto il Paese, mentre sono forti le restrizioni al traffico aereo.

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L’impegno sul piano economico

Il premier spagnolo Pedro Sanchez – meteoweek.com

Nel frattempo si muove anche la sfera politica, com’è avvenuto tre giorni fa in Spagna. Il premier Pedro Sanchez ha annunciato infatti una serie di prestiti, garanzie di credito e assistenza finanziaria diretta per le imprese. Il tutto per una cifra pari a 200 miliardi di euro, di cui 117 di garanzie pubbliche e 83 per le attività private. La sanità privata è stata momentaneamente resa pubblica, con un piano da 18 miliardi che riguarderà anche le comunità autonome. I lavoratori riceveranno per intero i sussidi di disoccupazione, via anche alla lotta ai licenziamenti collettivi.

Inoltre il Governo iberico ha previsto una moratoria fino a tre mesi per il pagamento del mutuo sulla prima casa. Questo provvedimento riguarda i lavoratori dipendenti e autonomi che si trovano in situazione di lavoro vulnerabile. Anche le persone colpite dal Coronavirus saranno al centro di questa operazione. Nessun accordo, invece, per quanto riguarda la moratoria sugli affitti, mentre sono previsti versamenti per gli istituti di ricerca che possono sviluppare nuove terapie contro il virus.

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