Coronavirus, Governo valuta un inasprimento delle sanzioni

Coronavirus: domani alle 15 dovrebbe avere luogo una riunione del Consiglio dei ministri. Scopo: stabilire un inasprimento delle sanzioni per non rispetta le misure di contenimento del virus.

coronavirus sanzioni
(Foto di Aris Messinis, da Getty Images)

Fonti del governo comunicano che è prevista per domani alle 15 una riunione del Consiglio dei ministri. L’oggetto della riunione sarebbe l’individuazione di sanzioni più pesanti per chi viola le norme anti-contagio. L’idea è di introdurre anche una sanzione amministrativa, non penale, rivolta a chiunque non rispetti le limitazioni in tema di mobilità e spostamenti. Addirittura la multa potrebbe arrivare ai 2.000 euro.

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Le norme a cui si fa riferimento sono quelle aggiornate tramite il provvedimento entrato in vigore ieri. Il nuovo provvedimento ha annullato la precedente disposizione che consentiva il ritorno presso il proprio domicilio di chi si trovava altrove. L’obiettivo dell’ordinanza: impedire ogni forma di trasferimento da Nord a Sud, o da un comune all’altro. Un esodo reso probabile dalla chiusura di tutte le attività produttive non essenziali. Il lockdown si inasprisce, e si inaspriscono le misure per farlo rispettare.

Perché inasprire le sanzioni?

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(Foto di Aris Messinis, da Getty Images)

Ogni decisione del Consiglio dei ministri sarà probabilmente guidata dai recenti dati sul numero di multe e denunce. Lo scorso weekend ha visto, infatti, più di 21.000. Tra loro anche centinaia di persone che ieri hanno provato a lasciare le regioni del Nord. Un numero che va armonizzato anche all’aumento dei controlli, più di 200.000 al giorno. Facendo un bilancio tra controlli e denunciati, risulterebbe una percentuale di disubbidienti pari al 5%. Una percentuale alta, troppo alta, che non si ferma davanti alle strette del governo. Che anzi fugge proprio da quelle.

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E il dato non migliora se si guarda al quadro intero. Dall’inizio dei controlli (11 marzo) sono state più di due milioni le persone controllate. Di queste più di 94.000 sono state denunciate. Dei 974.000 esercizi commerciali controllati, 2.277 i titolari sanzionati. Conosciamo già la preoccupazione del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e del governatore della Campania De Luca. Proprio oggi anche il governatore della Sicilia Musumeci si è unito con forza ai rimproveri verso i disubbidienti, chiedendo una maggiore presenza dello Stato. In virtù di tutto questo, il governo opta, quindi, per un’ulteriore stretta, questa volta pecuniaria.

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