Coronavirus, personale della casa di riposo in quarantena, 83 anziani da soli

A Soleto, in provincia di Lecce, 83 anziani sono stati lasciati completamente soli in una casa di riposo perché il personale era stato messo in quarantena a causa del Coronavirus.

Coromavirus, personale della casa di riposo in quarantena, 83 anziani da soli (Getty) - meteoweek.com
Coromavirus, personale della casa di riposo in quarantena, 83 anziani da soli (Getty) – meteoweek.com

Gli 83 anziani sono rimasti senza cibo e senza assistenza per due giorni e nei giorni scorsi un’anziana è deceduta, altri tre sono stati ricoverati d’urgenza e ben cinque sono risultati positivi al Coronavirus.

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La società responsabile della gestione della struttura La Fontanella non è riuscita a garantire le cure e l’assistenza dei suoi ospiti dopo che il personale era risultato positivo al contagio di Covid-19.

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Il sindaco di Soleto ha emesso un’ordinanza per reclutare il personale necessario per il funzionamento della casa di cura. Circa 30 tra medici e infermieri saranno assunti nei prossimi giorni. Intanto il primo cittadino si è recato nella struttura, insieme agli operatori dell’Asl, per portare cibo e medicinali.

L’intervento del sindaco e dell’Asl di Galatina

Questa mattina insieme al direttore della Asl di Galatina con i medici e gli altri operatori siamo entrati nella casa riposo abbiamo portato da mangiare e da bere a queste persone. La situazione è drammatica. In queste ore con dei cellulari stiamo cercando di mettere in contatti gli ospiti con i loro parenti, stiamo facendo delle video chiamate. Sto scattando foto da inviare ai familiari“, ha raccontato Graziano Vantaggiato, sindaco della cittadina salentina.

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Dopo che il personale era stato messo in quarantena, la società che gestiva la casa di cura era stata contattata dal Comune e aveva garantito la necessaria e doverosa assistenza agli ospiti. Poi la situazione è precipitata ed è stato necessario l’intervento dell’Asl per far fronte alla situazione di crisi verificatasi della struttura.

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I parenti degli anziani non hanno potuto far visita ai propri cari dal 7 marzo e non riuscivano a mettersi in contatto con loro da tre giorni. Il sindaco di Soleto è parso davvero provato dalla situazione. Ha distribuito personalmente il cibo, insieme agli operatori sanitari intervenuti, perché la gestione aveva appaltato la fornitura dei pasti a una società esterna, ma all’interno della casa di cura non c’era più nessun operatore che potesse distribuire il cibo.

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