Papa Francesco, domani la benedizione e l’indulgenza dai peccati

Domani venerdì 27 marzo Papa Francesco si affaccerà dal sagrato deserto della Basilica di San Pietro per la benedizione “Urbi et Orbi” e per l’indulgenza plenaria dai peccati.

Papa Francesco, domani la benedizione e l'indulgenza dai peccati (Getty) - meteoweek.com
Papa Francesco, domani la benedizione e l’indulgenza dai peccati (Getty) – meteoweek.com

Sarà un momento epocale per i fedeli di tutto il mondo domani. Attraverso canali social e media del Vaticano, Papa Francesco impartirà la benedizione “Urbi et Orbi”, che solitamente dispensa solo in occasioni precise: alla elezione al soglio pontificio, a Pasqua e a Natale.

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Tutti i credenti si riuniranno prima della benedizione in una preghiera solenne, anche se a distanza, per fermare la pandemia di Coronavirus.

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La benedizione “Urbi et Orbi” concede ai fedeli l’indulgenza plenaria dai peccati, cioè la remissione di ogni errore commesso che va contro il dogma della chiesa cattolica. Di solito la cancellazione di un peccato avviene solo dopo un pentimento sincero da parte del suo autore attraverso il sacramento della confessione.

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Dalle ore 18 di domani 27 marzo, l’evento in diretta sarà trasmesso in mondovisione da Vatican Media e verrà tradotto in diverse lingue sui canali di Radio Vaticana, sulla pagina principale del sito Vatican News, sulla pagina facebook dello stesso sito e sul canale youtube.

Cosa significa la benedizione “Urbi et Orbi”

“Urbi et Orbi” è una locuzione che deriva dal latino. Il suo significato può essere tradotto in “a Roma e al mondo”. La frase viene utilizzata nelle benedizioni solenni del Papa per rendere manifesto che esse sono rivolte all’intero mondo cattolico e non solo alla città eterna, Roma, di cui il Papa è il vescovo.

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Intanto oggi il Papa si è sottoposto al secondo tampone per rilevare la positività al Covid-19, dopo che un prete in servizio alla Segreteria di Stato e residente in Santa Marta, dove vive anche Papa Francesco, è risultato positivo nelle scorse ore.

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Il mondo cattolico è in trepidante attesa per la preghiera di domani, annunciata dal Papa in occasione dell’Angelus di domenica scorsa e confermata ieri durante l’udienza generale.

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