Stati Uniti nel dramma, New York quasi nel caos

Il numero di persone contagiate aumenta di ora in ora e a New York gli uffici e i laboratori non sono piùà in grado di fare fronte all’emergenza.

New York reagisce come può al coronavirus – meteoweek

Prima dei soldi le vittime

Il balletto di cifre che Trump ha presentato in conferenza stampa cercando di calmare la borsa e i mercati ora dovrebbe concretizzarsi sui tavoli e nei conti delle famiglie. La somma prevista per fronteggiare l’emergenza coronavirus è ovviamente formidabile. Ma al momento non basta a arginare la paura determinata dal numero di contagi, in paurosa scesa, e delle vittime.

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New York in emergenza

Solo nello stato di New York, alle 20 di ieri, ora italiana, il numero di contagi aveva abbondantemente superato quota 30.000: “In questo momento siamo al centro di un’ escalation senza precedenti che non ci consente assolutamente di fare alcun tipo di previsioneha dichiarato il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomol’unica cosa che i nostri tecnici e virologi mi dicono è che questa non è ancora la fase di picco e che purtroppo il peggio deve ancora arrivare”.

Le vittime

Il numero delle vittime accertato in questo momento a New York, è di 285 morti: ma si tratta, purtroppo, semplicemente di una stima perché il numero delle salme che hanno completamente intasato gli obitori e i  laboratori dei coroner per un esame post mortem che possa accertare se si è trattato di decesso da coronavirus o meno, è altissimo. Al momento New York, da sola, piange il 50% delle vittime di tutto il paese.

Stop alle attività non essenziali

Ieri sera, nel tentativo di convincere ulteriormente gli americani della gravità della situazione la capitale ha imposto dalla notte scorsa il blocco di tutte le attività non essenziali per rallentare la diffusione della pandemia di coronavirus. Le restrizioni entrano in vigore alle 22 locali. Dalle 03 (ora italiana) della scorsa notte i trasporti avrebbero subito una notevole contrazione.

Il Senato approva gli aiuti

Intanto anche Il Senato degli Stati Uniti ha approvato all’unanimità lo “storico” piano da 2.000 miliardi di dollari per sostenere la più grande economia del mondo, asfissiata dalla pandemia di coronavirus che ha già causato oltre mille vittime negli Usa. Nessun voto contrario, nessun’astensione. Un caso più unico che raro che tuttavia conferma in questo momento il consenso intorno a Donald Trump.

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Soldi per famiglie, trasporti e sanità

Le misure includono l’invio di aiuti diretti agli americani, fino a 1.200 dollari per adulto e 500 per bambino, per le famiglie che guadagnano meno di 150.000 dollari l’anno. A grande richiesta da parte dei democratici, anche le indennità di disoccupazione sono state notevolmente aumentate e i lavoratori autonomi potranno beneficiarne. Il testo comprende circa 500 miliardi di prestiti e aiuti a imprese e settori chiave, compresi quasi 30 miliardi di aiuti al settore aereo e 100 miliardi per gli ospedali, sopraffatti dall’epidemia.

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