Coronavirus: i morti in Cina sarebbero molti più di quelli dichiarati

Secondo le stime ufficiali del governo cinese a Wuhan, capitale della regione dell’Hubei, i decessi da COVID-19 sarebbero 2.535. Ma un giornale ha indagato sull’epidemia, e racconta che nella città vengono consegnate migliaia di urne al giorno.

Pile di urne in obitorio

Guerra di numeri anche in Cina. Evidentemente le autorità mondiali preferiscono nascondere la vera entità della pandemia. Per quale motivo, al momento, non è dato a sapersi. Forse in Cina ci sono state molti più morti di quello che ci hanno raccontato. Ad insinuare il dubbio è un’inchiesta del principale giornale finanziario privato della Cina che da tempo sta producendo inchieste sull’epidemia, Caixin. Partendo dalle consegne di urne alle camere ardenti della città in cui è nata la pandemia, il giornale ipotizza che le morti potrebbero essere di molte volte superiori alle stime ufficiali. Il calcolo dei giornalisti di Caixin si basa soprattutto sulla testimonianza dell’autista di un camion che ha dichiarato di aver fatto due consegne da 2.500 urne ciascuno all’obitorio di Hankou, uno dei principali quartieri che compongono Wuhan. Ma secondo le stime ufficiali del governo cinese a Wuhan, capitale della regione dell’Hubei, i decessi da COVID-19 sarebbero 2.535, su un totale di 50.006 casi positivi. I conti non tornano, oppure sono morti tutti in questo periodo, anche quelli non malati di Covid-19.

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La testimonianza del camionista è solo un indizio in un segreto più grande. Non è detto che tutte le urne debbano per forza essere utilizzate subito e non è neppure detto che siano destinate a persone morte a causa dell’epidemia. Eppure ci sono diversi elementi che sembrano indicare un aumento significativo nel numero di urne consegnate a diversi obitori nella città. Un’altra foto scattata all’interno del medesimo obitorio da Caixin mostra l’esistenza di sette altre pile di urne (vedi sopra) di 500 unità ciascuna. Secondo quanto riferito, le urne verranno distribuite al ritmo di 500 al giorno fino alla festività del Giorno della Tomba che cade il 4 aprile di quest’anno. La città di Wuhan ha altri sette obitori: se ognuno segue la stessa tabella di marcia non è sbagliato dire che saranno 40mila le urne consegnate nell’arco di 10 giorni. Secondo Bloomberg, che cita i dati dell’agenzia per gli affari civili della città, ci sono state 56.007 cremazioni a Wuhan nel quarto trimestre del 2019. Il numero di cremazioni era superiore di 1.583 a quelle del quarto trimestre del 2018 e 2.231 in più rispetto al quarto del 2017. Alla richieste dei giornalisti di Bloomberg che chiedevano di verificare il numero di urne in attesa di essere raccolte, i dipendenti dell’obitorio hanno dichiarato che non avevano tali dati o non erano autorizzati a divulgarli.

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