Aresu: “L’Avigan guarisce ma l’Aifa mi minaccia. Brutte telefonate dai politici”

Cristiano Aresu, 41 anni, è diventato famoso attraverso i video che ha girato in Giappone dove mostra piazze piene di gente e parla di un farmaco chiamato Avigan.  Ha avuto la fortuna di trovare due testimonial come Red Ronnie e Vittorio Sgarbi e con il beneplacido della televisione prima e di alcuni politici poi, ha dato speranze agli italiani. Si è dichiarato prima medico chirurgo, dopo farmacista ed infine imprenditore nel mondo dei giochi e dei manga. Si è dichiarato positivo al Covid19 e dice si essere minacciato dai politici e dall’AIFA. Scopriamo tutta la verità su Aresu che ha destabilizzato per alcune ore, la politica italiana, soffiando speranza sulla disperazione.

Visto il clamore suscitato dai video di Cristiano Aresu ( vedi biografia )e l’impatto che stavano suscitando, in termini di speranza, nella vita di molte persone abbiamo considerato degno di una verifica quanto da lui raccontato. Nel deserto capita a tutti di vedere un’oasi.  Cristiano Aresu si mostrava con le migliori intenzioni, non era privo di abilità nel raccontare la sua versione dei fatti e, effettivamente, le piazze del Giappone nei suoi video erano affollate. In una situazione in cui la maggior parte dell’umanità non ha mai affrontato quello che sta accadendo, quanto raccontato era perlomeno affascinante. Ma c’è un detto famoso che a volte dimentichiamo: più la bugia è grande più sembra veritiera. Quando abbiamo telefonato a Cristiano Aresu, sabato 21 marzo, il ragazzo, forse anche nella sua auto-convinzione era un fiume in piena. Hai iniziato a raccontare che lui è un business man intercontinentale, che vive tra l’Italia ed il Giappone e che oltre ad essere allo stesso tempo medico chirurgo, farmacista e consulente per alcune aziende farmaceutiche, è anche un commerciante di videogiochi, esportando gli stessi dal Giappone fino in Italia, attraverso il suo canale tomoshop in cui l’obiettivo è dare la possibilità a tutti di comprare giochi a basso costo. Gesto nobile da parte sua.

Quello che non si comprende è perché un medico chirurgo ortopedico, farmacista ed imprenditore di giochi debba, percepire la disoccupazione da parte dello Stato Italiano. Ci risulta infatti che dal 15 giugno dello scorso anno è in NASpi – Indennità mensile di disoccupazione – grazie a questa indennità il farmacista dispensatore di teorie complottistiche – esamineremo anche questo – ha incassato diverse migliaia di euro nell’ultimo anno e mezzo

Ma torniamo all’intervista. Abbiamo telefonato a Cristiano Aresu intorno alle 22 ora italiana, ci siamo presentati, mostrando interesse per quanto aveva diffuso. Come reso noto nel precedente articolo, una delle prime domande rivolte ad Aresu è stata sulla gente che in Giappone sembrava ignorare il pericolo della pandemia. Ed ecco che il farmacista ha subito ribadito che le piazze giapponesi erano vuote fino a tre settimane prima e che “Nel momento in cui sulla tv Giapponese è stata data la notizia di questo farmaco Avigan,  la gente ha cominciato a fare la terapia ed effettivamente è guarita e il fatto di essere guariti e il fatto che ci siano le prove li ha portati a rivivere, a rinascere“. Il video nelle piazze giapponesi, ci ha detto Aresu, era stato diffuso proprio per contrastare le fake news sull’argomento.

Ma non è finita. La notizia nella notizia è che anch’egli sarebbe stato affetto da Covid-19 ” Si, io sono stato positivo – ci ha detto testualmente –  sono andato in ospedale circa 6 giorni fa, (15 marzo ndr) meno di una settimana fa, mi hanno fatto il tampone, la risposta è immediata. Mi hanno dato il farmaco e in pochi giorni …. è passato tutto in maniera veloce. Ero veramente molto preoccupato“.

Abbiamo capito male? Aresu è stato effettivamente positivo e si è salvato con un tampone a risposta “immediata”?  Sarebbe davvero uno strumento diagnostico eccezionale perchè non abbiamo notizia di tamponi capaci di fornire risposte seduta stante come fossero testi di gravidanza. Su fatto che Aresu abbia parlato della sua patologia non c’è possibilità di equivoco. E’ stato lo stesso sedicente farmacista a sottolinearlo e ad escludere fraintendimenti:  “….questa domanda me l’hai fatta solo te – ha detto infatti all’intervistatore –  è la prima volta che lo dico, non me l’ha fatta neanche il giornalista del Corriere della Sera, è stato sciocco, bravo complimenti per la domanda”. Ed ha ribadito: ” “…non risulto più positivo e lo si vede anche dalle analisi si capisce che è stato sconfitto il virus…”

Aresu si è detto certo di alcune caratteristiche peculiari del virus per il quale non sarebbe possibile disporre di un vaccino: “...questa informazione te la stavo dando un po’ da farmacista. E’ un informazione tecnica. Non lasciando memoria nell’organismo, nel dna non rimane memoria…” Quindi niente vaccino, secondo Aresu: “...non si può e non si potrà” ed ha insistito “… te lo posso dare quasi per certo, a meno che non ci sia proprio un miracolo creare un vaccino. Perchè i vaccini vengono creati tramite gli antivirali che si creano all’interno dell’organismo che sono una memoria del virus…” secondo Aresu: “…è’ come se le guardie improvvisamente ti schedano. Tu passi dalla polizia, la polizia ti sconfigge e ti scheda. E il nostro organismo funziona così. Sono sempre più convinto che questo virus sia stato fatto a tavolino …. è fantastico reagisce in maniera incredibile, non lascia memoria nell’organismo. Quindi può tornarti e inoltre tramite l’organismo infetto non puoi creare l’antivirale…”

Quindi nessun dubbio o fraintendimento sul fatto che Aresu abbia detto di essere stato affetto da Coronavirus e di essere prontamente guarito – nessun calvario in terapia intensiva quindi – grazie al miracoloso Avigan. E da ex malato Aresu dice di conoscere il virus al punto da escludere la possibilità di un vaccino. E tuttavia ecco che lo stesso Aresu  a distanza di 12 ore dalla pubblicazione della nostra intervista ci manda un vocale nel quale chiede la rimozione del racconto della sua affezione al Covid19 “perchè io in Giappone sto attraversando un momento terribile, ho ricevuto messaggi un po’ importanti. Ho ricevuto delle telefonate importanti, una dall’AIFA con minaccia di denuncia e un altra da politici che non posso nominare dove mi hanno chiesto suppergiù gentilmente di smetterla in generale, ma soprattutto nella parte dell’articolo…” e qui ha specificato” …quello dell’ospedale, del tampone. Quello mi hanno chiesto assolutamente di smentirlo e di toglierlo…” Aresu ha insistito: “…. ti chiedo di togliere la parte di me in ospedale e della terapia conseguente. Sull’ospedale mi hanno fatto pressioni brutte, io ho famiglia e non voglio non voglio , non voglio. Mi stanno distruggendo, mi stanno rovinando…”

Durante l’intervista Aresu ci disse che lo aveva contattato un “suo collega“, Mario Tangari chirurgo ortopedico dell’Ospedale San Giovanni di Roma, il quale si sarebbe complimentato con Aresu dell’ottimo servizio reso al Paese, e lo avrebbe informato che l’ospedale dove lavorava non erano più fornito di materiali disinfettanti: “è un po’ come se fosse, come se ci fosse proprio il volere di lasciarci …. di lasciar morire le persone, di creare una situazione di terrore” queste, ci ha raccontato Aresu,  sarebbero state la parole dell’amico chirurgo.

Secondo Aresu in Giappone  la gente comune sarebbe sempre più convinta che il virus è un attacco americano nei confronti della Cina per stabilizzare la loro economia e l’avvento del 5G:  “l’America sta fingendo di essere anch’essa in panne per colpa del virus, quando in realtà non hanno tutte queste problematiche” ci disse Aresu, Forse, osserviamo noi, il 21 marzo si poteva anche fantasticare su uno scenario simile: ma oggi gli Stati Uniti contano più contagiati nell’intero pianeta.

Scenari di conflitto internazionale a parte a noi premeva sapere da Aresu, dichiaratosi un ex positivo Covid se per i guariti c’è il rischio di una ricaduta. Le risposte di Aresu sulla questione sono inequivocabili: “…è come un influenza, guarisci sei guarito, ma puoi riprenderla. L’anno dopo può tornarti…Aresu con noi ha insistito sul punto …questo è un virus adesso che si è propagato in maniera velocissima quindi ce n’è molto in giro, ed è facile riprenderselo però se stai in Giappone e vai in ospedale, ti riprendi la pasticchina, le pasticchine e guarisci. In Italia muori

Ad Aresu abbiamo infine domandato quale errore avrebbe compiuto l’Italia nell’emergenza Covid – 19 e quale sarebbe stata la scelta più giusta, a questo punto, da parte dello Stato. Aresu non ha avuto dubbi: “…. l’errore più grande è negare all’italiano la speranza e informare che c’è questa cura, attraverso l’Avigan. Al momento il farmaco è stato acquistato dall’Indonesia, dall’Iran, dalla Cina. Non comprendo come un paese come l’Italia che è una potenza mondiale ed anche la più colpita, non si sbrighi ad acquistare questo farmaco risolutivo. Ti do per garantito che l’Aifa – leggi cos’è QUI  è a conoscenza dell’esistenza del farmaco, ma inspiegabilmente, e senza entrare nel complottismo, non ha comunicato, non ha approvato e non ha divulgato!. L’ho dovuto fare io prendendomi insulti e minacce”

Queste sono state le dichiarazioni di Aresu durante l’intervista, ben documentabili. Non abbiamo accettato la richiesta di stralciare parte dell’intervista, perchè, a nostro avviso quanto dichiarato da Aresu, senza censure post pubblicazione, er necessario per comprendere la persona e la personalità del nostro interlocutore. Ma la posta in gioco era alta, in termini di credibilità per Aresu, evidentemente. E così e mercoledì nel pomeriggio riceviamo una diffida nella quale, il Suo legale, ci informava che ledevamo l’immagine del suo assistito, provocandogli un “turbamento psicologico”. Sul punto poche annotazioni: è stato Aresu a pubblicare un video dal Giappone in piena emergenza Covid per il nostro Paese. Ha rilasciato svariate interviste, sapendo chi eravamo, cosa chiedevamo e cosa stava facendo. Noi non abbiamo fatto altro che trascrivere le sue risposte. Non abbiamo altro da aggiungere al momento.

Il Vaccino contro il Covid ? solo un miracolo

La pillola, non dell’Avigan, ma dell’articolo che alla fine ha voluto farci digerire dalla sua alta esperienza tra i corridoi dell’ospedale e delle sale operatorie è stata un informazione tecnica “Non lasciando memoria nell’organismo, (il codiv19 una volta che sei stato guarito dall’avigan), nel dna non rimane memoria. Non si può e non si potrà e questo te lo posso dare quasi per certo, a meno che non ci sia proprio un miracolo creare un vaccino. Perchè i vaccini vengono creati tramite gli antivirali che si creano all’interno dell’organismo che sono una memoria del virus ok? E’ come se le guardie improvvisamente ti schedano. Tu passi dalla polizia, la polizia ti sconfigge e ti scheda. E il nostro organismo funziona così. Sono sempre più convinto che questo virus sia stato fatto a tavolino è fantastico reagisce in maniera incredibile, non lascia memoria nell’organismo Quindi può tornarti e inoltre tramite l’organismo infetto non puoi creare l’antivirale”.

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