Coronavirus, Palermo: boom domande per assistenza alimentare, 4 al minuto

Coronavirus. Il comune di Palermo ha attivato una piattaforma online per assistenza alimentare: le iscrizioni salgono a 4 al minuto. In pochissimo tempo le richieste sono arrivate già a 11.000. 

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(Foto di Miguel Medina, da Getty Images)

L’emergenza coronavirus scoppia a Palermo: il comune lancia una piattaforma online per l’assistenza alimentare ed è boom di richieste. Le adesioni sono arrivate in pochissimo tempo a 11.000, con un ritmo di 4 richieste al minuto. Numeri che danno l’idea della forte tensione sociale che sta covando al Sud, in questo caso a Palermo, causa coronavirus. Il crescente e improvviso afflusso sulla piattaforma ha reso necessaria una sospensione del servizio. Tutto bloccato, dunque, per riorganizzare le richieste ricevute ed evitare che la piattaforma non regga il carico di accessi.

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L’ufficio del Webmaster ha avviato il controllo delle iscrizioni. Per farlo, si sta avvalendo della collaborazione con la Società informatica di Palazzo delle Aquile con gli uffici di servizio sociale. Come spiega Giuseppe Mattina: “Innanzitutto stiamo rimuovendo le iscrizioni con codici fiscali errati. Poi stiamo verificando che lo stesso nucleo familiare non sia presente con più iscrizioni. Infine faremo un controllo con gli elenchi dei percettori del Reddito di cittadinanza”. ll sindaco Leoluca Orlando afferma: “In questa guerra stiamo assistendo a una nuova solidarietà e a una nuova povertà vissuta da soggetti che non sono più in grado di procurarsi gli alimenti. Gli interventi di adesso del governo nazionale servono da tampone per sopperire a questo bisogno alimentare e fermare interessi oscuri“.

Sostenere gli indigenti e arginare la criminalità organizzata

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(Foto di Ina Fassbender, da Getty Images)

E’ indispensabile, quindi, un’ottima integrazione tra aiuti statali e organizzazioni locali. Lo scopo è tamponare il prima possibile il disagio sociale che rischia di esplodere. E bisogna farlo senza lasciare manovra di azione alle organizzazioni criminali. Infatti il primo cittadino di Palermo aggiunge: “Ci stiamo attrezzando per evitare che qualche sciacallo provi ad intrufolarsi in un meccanismo che deve restare di solidarietà, emergenza e dignità per le famiglie“. Per questo ora la macchina regionale è impegnata a verificare le richieste giunte fino ad ora.

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Seguirà una fase in cui, in caso di rifiuto, i richiedenti che non hanno avuto accesso al sussidio riceveranno adeguate motivazioni. Coloro le cui iscrizioni saranno considerate valide saranno invitati, sempre tramite email, ad accedere nuovamente al sistema online per fornire altre informazioni utili. Una fase delicata, che si deve iscrivere all’interno di uno sforzo nazionale per arginare la crisi. Ancora Leoluca Orlando: “L’unico modo per fermare le presenze criminali e mafiose dietro e dentro questi fatti, è dimostrare che lo Stato esiste. Si tratta di garantire il minimo vitale in attesa che arrivino aiuti più sostanziosi da parte dello Stato, di proteggere un patrimonio umano che servirà per tornare a essere ciò che eravamo”.

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