Coronavirus, Roberto Fico: “Se per mascherine e ventilatori dipendiamo dalla Cina, dobbiamo cambiare”

Il presidente della Camera Roberto Fico, terza carica dello Stato, è tornato a parlare non solo di coronavirus ma anche dello scenario sociale ed economico che la crisi sta profilando nel corso delle ultime settimane.

Il presidente della Camera Roberto Fico (Photo credit DAVID VINCENT/AFP via Getty Images)

Anche Fico chiede all’UE “responsabilità”

Dopo le discussioni tra o fautori del MES e quelli del coronabond, il presidente della camera Roberto Fico ribadisce che l’unica posizione possibile a livello europeo è quella della condivisione del debito: “I coronabond sono la strada giusta. L’Italia deve mantnere la sua posizione e non deve mollare assolutamente su questo: ne va del futuro stesso dell’UE. Se la UeEnon sarà solidale oggi non lo sarà domani e non avrà più senso parlare di un Unione Europea” ha detto Fico intervenendo alla trasmissione televisiva Agorà.

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Tensione sociale elemento di preoccupazione

Gli argomenti di tensione però sono anche altri: “Sono molto preoccupato per la questione sociale – dice il presidente della Camera – ma sono anche convinto che nel Sud ci sia una grande forza per aiutarsi reciprocamente e che si stiano si stanno mettendo in campo importanti risorse per aiutare tutti quelli che hanno maggiormente bisogno”. Il Sud al momento non è colpito quando Lombardia o Veneto ma la paura è enorme: “Non potrei non essere preoccupato. Ma se guardo i dati dico che il Sud sta facendo un buon lavoro, la cittadinanza ha risposto bene ed è ligia alle regole. Ci sono ottime opportunità di fare un percorso che porti alla uscita dell’emergenza”.

Lo Stato paga in solidarietà

In questo momento più della metà degli italiani è a casa, non lavora e nella migliore delle ipotesi è sostenuta dai fondi e dalla cassa integrazione ma non potrà durare in eterno: “Sono d’accordo con Conte: in questo momento non stiamo scrivendo un manuale di economia ma una pagina di storia. Oggi la Ue deve avere come centro l’idea di solidarietà. Non se ne esce se non si mette questa parola al centro. Lo Stato deve stare vicino a quelli che sono in difficoltà con provvedimenti ad hoc. Oggi lo Stato deve coprire tutte le

famiglie del Paese, a partire da quelle che vivono un disagio maggiore. E lo Stato lo sta facendo”.

Orban, deriva pericolosa

Il Modello Orban, da ieri plenipotenziario presidente del consiglio in Ungheria, non piace: È un modello che non rappresenta le democrazie europee. Non credo che votare pieni poteri senza un termine sia compatibile con la democrazia europea. Non va bene”.

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L’Italia deve capire gli errori e cambiare

Quanto a chi ha aiutato e sostenuto l’Italia in un momento drammatico i ringraziamenti sono doverosi, però… “Dobbiamo tutti riconoscere che il Sistema sanitario nazionale è un bene comune, un pilastro della democrazia, e va difeso fino in fondo. Medici e infermieri si ringraziano valorizzandolo, con una grande qualità della spesa e con delle azioni vere. Il fatto che non producevamo in Italia mascherine o ventilatori ci deve far capire che Paese vogliamo essere, se dobbiamo dipendere sempre dalla Cina o da altri Paesi non va bene. Evidentemente dobbiamo cambiare modello”.

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