Coronavirus, il sindaco di Nembro: “numero di morti è almeno 4 volte quello ufficiale”

Claudio Cencelli, sindaco di Nembro, ha elaborato un grafico per verificare se il numero di decessi da Covid-19 coincide con i dati ufficiali.

(Photo by PIERO CRUCIATTI/AFP via Getty Images)

Claudio Cencelli, sindaco di Nembro, una della città della provincia di Bergamo divenute uno dei focolai dell’epidemia di coronavirus, ha creato un grafico per cercare di calcolare il numero di decessi da Covid-19. Uno studio che il sindaco ha potuto condurre in quanto è laureato in fisica. Nel grafico in questione, viene fatto un raffronto tra la media delle persone decedute negli ultimi 4 anni e i morti che sono stati registrati nel 2020. Il risultati, a detta di Cencelli sono scioccanti, e rivelano una realtà molto diversa da quella proposta dai dati ufficiali. Il sindaco ha infatti affermato che : “Il numero vero è almeno 4 volte quello ufficiale”. 

Gli uffici del comune, nella data del 25 marzo, avevano registrato 158 morti, 123 in più della media e molti di più di quelli che vengono ufficialmente attribuiti alla pandemia.

Coronavirus, Giorgio Gori: “ i morti sono tre volte quelli ufficiali”

Oltre a Nembro, ci sono anche tanti altri comuni che denunciano il fatto che i decessi comunicati giornalmente dalla Protezione Civile, sono in realtà di molto inferiori a quelli realiPer il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ad esempio,“i morti sono tre volte quelli ufficiali”. Un altro dato che fa riflettere, riguarda il comune di San Pellegrino di Terme.

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Qui infatti nel mese di marzo si sono registrati 45 decessi, di cui 11 attribuiti ufficialmente al Covid-19. Nello scorso anno però, il comune aveva registrato solo due morti. In una situazione simile si piazzano anche i comuni di Gravedona, Dongo e Codogno. Anche il comune di Albino si trova in una situazione drammatica per quanto riguarda le morti da coronavirus. Il sindaco Fabio Terzi ha infatti dichiarato che “Lo scorso anno, dal 23 febbraio al 27 marzo erano morte 24 persone, quest’anno sono 145 tra i deceduti, quelli con coronavirus ‘certificati’’ sono 30. È chiaro che i conti non tornano”.

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L’Eco di Bergamo e l’istituto di ricerca InTwig hanno provato a fare una stima con lo stesso obiettivo di Cencelli. Ovvero, provare a verificare se il numero di morti dichiarati dalla Protezioni Civili siano o meno veritieri. Il risultato della ricerca condotta ha stabilito che, nel mese di marzo, il bilancio è di almeno 4.500 morti. Un dato davvero impressionante, considerato che si tratta di più del doppio di quelli dichiarati ufficialmente da Borrelli.

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