Ilaria Capua: “Gestire anche l’infezione degli animali, il virus non resiste al caldo”

La virologa ha parlato del caso di un gatto contagiato. “È un virus di origine animale, può infettarli. Il Coronavirus è un fenomeno naturale, può ancora variare”, dice Ilaria Capua.

ilaria capua

La diffusione del Coronavirus è ormai un argomento che tiene tutti con il fiato sospeso. E così ci si affida al maggior numero di informazioni che vengono rese note giorno dopo giorno. Quella della virologa Ilaria Capua è stata, fin da quando il virus è arrivato nel nostro Paese, è stata una delle voci più autorevoli in materia. La Capua ha fatto capire fin dall’inizio che il Coronavirus ci avrebbe “fatto compagnia” per diverse settimane, e così in effetti è stato. Ora, però, si parla dei nuovi metodi di diffusione di una epidemia che ci sta mettendo in ginocchio.

E così, durante un collegamento telefonico con Radio Rai per la trasmissione “Caterpillar”, Ilaria Capua ha parlato di questi nuovi metodi. Si è parlato, ad esempio, dei condizionatori d’aria e di altri sistemi di aerazione. Se ne è parlato anche sulla base delle esperienze fatte negli anni passati, con altre epidemie. “Non possiamo escludere il propagarsi del coronavirus dai condizionatori. La Sars 1, nel 2002, si è propagata dai sistemi di aerazione e riscaldamento di un hotel. Non possiamo escludere origine e durata perché conosciamo questo virus solo da quattro mesi”.

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La Capua fa capire che il virus può cedere al cospetto del caldo – meteoweek.com

Ilaria Capua ha però parlato anche della possibilità di una minore intensità del virus non appena saliranno le temperature. Quando arriveranno condizioni più calde, infatti, il Coronavirus potrebbe diminuire la propria efficacia. Se ne parla da giorni, la Capua in un certo senso lo conferma. “Sappiamo però che i virus sono abbastanza delicati, non sopravvivono a temperature estreme. Il caldo potrebbe seccare lo starnuto e diciamo che quello che cade in terra non potrebbe infettare. Sulla trasmissione area direi, per semplificare, che da qui alla cucina anche no”.

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Tuttavia, Ilaria Capua ha fatto capire che potrebbero esserci ancora delle nuove evoluzioni. Si sta registrando un miglioramento in Italia, ma questa non è altro che la conseguenza di quanto è stato applicato due settimane fa. “Sappiamo solo che è un fenomeno, per quanto duro, naturale. È la seconda pandemia di questo secolo, mentre nel secolo scorso ce ne sono state quattro. Ma adesso la ricerca ha fatto molti passi avanti. E l’appiattimento della curva dei contagi in Italia è frutto delle misure di contenimento. Stiamo vedendo un frame di 15 giorni fa, e purtroppo nell’analisi della curva va tenuto conto che ogni regione ha campionamenti diversi”.

Uno dei temi toccati anche quello della diffusione tra gli animali. Un paio di giorni fa è arrivata la notizia del contagio di un gatto domestico. Ilaria Capua dunque fa capire che anche gli animali, da ora in poi, vanno monitorati in maniera costante. “Essendo un virus di origine animale, ora torna a infettarli. Bisogna così gestire anche l’infezione degli animali, sia domestici come l’esemplare felino che quelli da reddito, negli allevamenti. E questo sarà un enorme problema di gestione sanitaria pubblica”.

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