Coronavirus, Arcuri: “Io e miei collaboratori costantemente controllati”

Il commissario straordinario all’emergenza coronavirus Domenico Arcuri: “Precauzioni particolari? Io e i miei collaboratori siamo costantemente controllati” 

domenico arcuri coronavirus
Il commissario straordinario Domenico Arcuri: “Non bisogna mollare, serve spirito collaborativo”

Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza coronavirus, ha risposto alle domande di alcuni cronisti nel corso di una conferenza stampa dalla Protezione Civile. “Io e il mio staff siamo sottoposti a costanti controlli”, ha spiegato a chi gli ha
chiesto quali precauzioni avesse preso in merito all’eventualità che alcuni suoi stretti collaboratori potessero essere risultati positivi ai tamponi sul coronavirus. “La nostra battaglia contro il coronavirus, questo nemico forte e sconosciuto, prosegue senza sosta. Dobbiamo evitare di cominciare a pensare che stiamo vincendo, che abbiamo costretto l’avversario in un angolo, che stiamo per avere il sopravvento. Gli indicatori ci dicono solo che stiamo contendendo la portata”.

“Una raccomandazione – ha aggiunto – va fatta a tutti i cittadini. Astenetevi dal pensare che sia gia’ arrivato il momento di modificare o se volte tornate a normalizzare i vostri comportamenti, non vi fate influenzare dalle sensazioni o dai calendari. Usciremo da questo dramma – ha sottolineato – solo se ognuno di noi farà la propria parte. Ci sono alcune immagini diffuse dai mezzi di informazione e dai social, dalle quali sembra trasparire un allentamento del rigore dei comportamenti di alcuni, non vanno prese ad esempio, anzi vanno deplorate. Dobbiamo fare di tutto perche’ i sacrifici non vadano dispersi o addirittura vanificati”.

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Domenico Arcuri (foto archivio)

“La distribuzione delle mascherine prosegue regolare”

Parlando dell’approvvigionamento e della distribuzione di dispositivi di protezione individuale e apparecchiature, Arcuri si è concesso alcune rassicurazioni. Con il paese che inizia a far sentire la sua voce, anche e soprattutto sui dispositivi di protezione, il commissario ha respinto gli allarmismi. “I dpi inviati dalle Regioni – spiega – sono stati 51,8 milioni. Le mascherine arrivano a destinazione in quantita’ sufficiente e in un tempo ragionevole. Finora sono stati distribuiti 72,3 milioni di apparecchiature e dispositivi. Procediamo con cura in questo percorso, partendo dal presupposto che non bisogna assolutamente abbassare la guardia. Non sono ammesse misure allentate, in alcuni casi sviluppate in modo autonomo. E’ il momento decisivo in cui bisogna aumentare il tasso di collaborazione”.

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