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Cronaca

Coronavirus. Nel mondo oltre un milione e mezzo di contagiati

Coronavirus, oltre un milione e mezzo di casi nel mondo. L’Unione Europea chiude le frontiere esterne fino al 15 maggio. Negli Usa quasi 420mila casi: i morti salgono a 14.262. Picco di vittime in Gran Bretagna.

Il mondo ha oltre un milione e mezzo di malati per colpa del coronavirus. Un bilancio agghiacciante che è specchio purtroppo fedele di una pandemia senza precedenti a livello globale. I morti sono arrivati a 87.706. Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito dall’emergenza con 419.975 casi confermati dall’inizio della pandemia e 14.262 vittime. In Europa i morti dall’inizio dell’epidemia salgono a oltre 60mila. Numeri ai quali il direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa, Hans Kluge, reagisce lanciando un monito: “La strada da percorrere è ancora lunga” e “i progressi fatti sinora sono estremamente fragili”. Non è certo il momento per riaprire alla vita normale. E la Commissione europea decide di posticipare la chiusura delle frontiere esterne al 15 maggio. Da Bruxelles arriva anche la richiesta agli Stati membri di mettere nero su bianco entro il 15 aprile una “cassetta degli attrezzi” per allineare le app nazionali che serviranno a tracciare la diffusione del contagio e guidare le strategie per la graduale uscita dalla quarantena.

Leggi anche -> Coronavirus, Oms: non esiste la certezza di essere immuni

In Gran Bretagna migliorano le condizioni del premier Johnson, ma si registra un nuovo picco di vittime, 938 in 24 ore, mai così tante. Anche in Spagna il numero dei morti è tornato a salire, 757 in un solo giorno. Nonostante il dato negativo, il paese iberico si starebbe preparando a una graduale riapertura. “Al momento non possiamo dare nulla per scontato”, ha detto il ministro delle Finanze e portavoce del governo, María Jesús Montero in un’intervista al canale televisivo Antena 3, ma dopo il 26 aprile potrebbe iniziare “la de-escalation” e i cittadini potranno “gradualmente” tornare al loro stile di vita normale “in modo ordinato”. Intanto inizia a preoccupare anche l’Africa. Il numero dei casi nel continente ha infatti superato la quota dei 10mila, causando più di 500 morti. Mentre il virus è stato lento a raggiungere l’Africa, rispetto ad altre parti del mondo, le infezioni sono cresciute in modo esponenziale nelle settimane recenti e continuano ad aumentare. “Il Covid-19 ha il potenziale non solo di causare migliaia di morti, ma anche di portare devastazione economica e sociale”, ha detto Matshidiso Moeti, direttrice dell’Oms per l’Africa.

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