Coronavirus, hotspot Pozzallo: migrante 15enne positivo

Un giovante 15enne, migrante egiziano, giunto ieri all’hotspot di Pozzallo, in provincia di Ragusa, è risultato positivo al Coronavirus, dopo il trasferimento da Porto Empedocle.

Coronavirus, hotspot Pozzallo- migrante 15enne positivo (Getty) - meteoweek.com
Coronavirus, hotspot Pozzallo- migrante 15enne positivo (Getty) – meteoweek.com

Un giovane migrante egiziano di 15 anni è risultato positivo al test per il Coronavirus dopo l’arrivo all’hotspot di Pozzallo. Insieme ad altri 50 migranti era stato trasferito al centro in provincia di Ragusa da Porto Empedocle, dopo essere sbarcato con una piccola barca di fortuna sulle spiagge di Lampedusa lo scorso 6 aprile.

A darne notizia è stato il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna: “nella notte sono stato informato che uno dei 50 migranti presenti nell’hotspot è risultato positivo al Coronavirus. Il tampone era stato eseguito prontamente dal medico responsabile dell’hotspot perché ai controlli sanitari si evidenziava una temperatura di 38 gradi circa. Ho chiesto un incontro in Prefettura nella mattinata di oggi per stabilire il da farsi“. L’incontro, ha annunciato il sindaco, dovrebbe tenersi questa mattina intorno alle 10.

LEGGI ANCHE > Coronavirus, vendono disinfettanti mani dell’89: denunciati

 

LEGGI ANCHE > Coronavirus: nel mondo un milione e 600 mila contagiati

Il sindaco Ammatuna, preoccupato dalla possibilità che nell’hotspot esploda un focolaio di Coronavirus, ha inoltre dichiarato: “chiedo urgentemente una relazione sanitaria da parte dei responsabili dal centro di provenienza del migrante e non escludo un eventuale esposto alla Procura della Repubblica per accertare eventuali responsabilità oltre che una ispezione da parte dell’Assessorato Regionale alla Sanità“.

LEGGI ANCHE > Migranti, cooperativa di pulizie nel ciclone: 160 irregolari

Il sindaco di Pozzallo ha, poi, tenuto a precisare: “bisogna capire bene se il migrante positivo sia stato visitato in modo approfondito prima della partenza e del trasferimento a Pozzallo. È questa una vicenda oscura che richiede una precisa e inevitabile chiarezza“.

LEGGI LE ALTRE NOTIZIE DI CRONACA >  CLICCA QUI

La comunità pozzallese, che da sempre ha svolto un compito umanitario che è riconosciuto da tutti, non può essere tradita in questo modo. Difenderemo gli interessi della città in tutte le sedi e con tutti gli strumenti che la legge ci consente. L’hotspot deve essere completamente blindato e isolato e nessun rapporto deve esserci con la città di Pozzallo“, ha concluso il sindaco Ammatuna.

Impostazioni privacy