Carlo Verdone, in una intervista a Rai News, afferma di star pensando al prossimo film e ad un nuovo “Furio” ossessionato dal terrore del contagio. L’attore ha parlato di come sta vivendo questo difficile periodo storico, dedicando un pensiero alle migliaia di vittime del virus.
Carlo Verdone ha spesso esorcizzato la sua ipocondria attraverso i personaggi dei suoi film. Parlando con Rai News, l’attore e regista romano si è detto aperto alla possibilità di scrivere un film ambientato durante una pandemia, magari rispolverando una vecchia icona del suo cinema come Furio, il logorroico personaggio di uno degli episodi più riusciti di Bianco, rosso e Verdone.
Carlo Verdone | un film sulla pandemia?
Carlo Verdone si dice aperto alla possibilità di realizzare un film sulla pandemia: “Inserirei nella commedia solo elementi che si ricollegano a questo periodo. Dobbiamo continuare a scrivere in massima libertà ma non possiamo dimenticare il patema che abbiamo subito e alcuni dettagli comportamentali che andranno leggermente a modificarsi. I virus non restano in eterno e la vita riprenderà. Ma credo che qualcosa non sarà esattamente come prima”. Nell’attesa, che film vedere in questo periodo a casa? “I ragazzi devono vedere quello che più li distrae in questo periodo. Devono scegliere loro. Ormai le piattaforme sono così tante”, spiega Verdone. “Ma dei buoni genitori, con un minimo di cultura, dovrebbero indirizzarli verso film d’autore che, però, non siano troppo complessi da capire per loro”.
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Il ritorno di Furio
Se è vero che sono tantissimi i personaggi interpretati da Carlo Verdone nella sua lunga carriera, quello che riproporrebbe in questo momento sarebbe quello Furio, il funzionario statale logorroico e ossessivo di Bianco, rosso e Verdone. “Riproporrei una sorta di Furio, ossessionato dal terrore del contagio in modo parossistico ed ossessivo”, dice Verdone descrivendo quali sarebbero le fissazioni di Furio durante la pandemia. “Doppia mascherina, scorta di guanti, misurazione due volte al giorno della temperatura corporea, controllo dell’applicazione su dove si è recata la moglie e chi ha incontrato. Purificazione delle maniglie di casa, delle chiavi, del cellulare, delle banconote con alcol. Fuga istantanea da chi ha un colpo di tosse innocuo. Un uomo che finirà dal neurologo o dallo psichiatra perché ce lo manderà la moglie a calci nel sedere”, conclude scherzando Verdone.
Il virus secondo Verdone
Verdone, nell’intervista rilasciata a Rai News, ha del momento difficile che sta vivendo il nostro Paese, rivelando di essere abbastanza ottimista su come gli italiani usciranno dalla pandemia: “Sono certo che ci sarà meno arroganza verso il prossimo, vedi, questo virus ha un comportamento molto democratico, non guarda in faccia nessuno e fa sentire tutti nella stessa barca. Porterà ad una disciplina maggiore verso sé stessi e verso gli altri”, ha spiegato l’attore. Che ha poi aggiunto: “Non escludo che però esso possa portare anche a forme di depressione per alcuni legate per esempio al lavoro o a problemi relazionali dovuti alla lunga quarantena. Ma in ogni caso porterà ognuno di noi a riflettere sulla necessità di avere estrema cura del nostro pianeta dal punto di vista ambientale. Perché credo che questo virus è come un ‘avviso di garanzia’ che la Terra ci sta mandando”.