Raggi: “Sindaci più vicini alla gente. Mi ricandido? Non è il momento”

Il primo cittadino di Roma dà un 10 ai capitolini per il comportamento tenuto durante il lockdown. E sull’episodio col rappresentante di Casapound, la Raggi commenta: “Ce l’hanno con me per gli immobili occupati”.

virginia raggi

Virginia Raggi rivendica il ruolo cruciale che i sindaci stanno giocando nello stare dalla parte dei cittadini durante l’emergenza Coronavirus. Il primo cittadino di Roma ne ha parlato ai microfoni di Radio Rock. Secondo la Raggi, le competenze dei sindaci dovrebbero essere maggiori, proprio per questo motivo, rispetto a quelle attualmente affidate loro: “Noi sindaci siamo sul territorio 24 ore al giorno, siamo il front office cittadini, quello che accade è che abbiamo gli stessi problemi con i governatori: noi siamo davanti ai cittadini e cerchiamo di risolvere i problemi. Più ci si allontana dai cittadini e più c’è una misconoscenza dei problemi”.

La Raggi, poi, sostiene che i romani si siano comportati in maniera ineccepibile. Non solo durante il lockdown, ma anche nei primi giorni di Fase 2, in cui non si sono segnalati comportamenti fuori dalle regole imposte. “Ai romani, non è piaggeria, darei un 10 e lode se non 11 – sostiene il sindaco – . I romani si sono comportati benissimo, hanno rispettato regole molto difficili. Dobbiamo essere orgogliosi di noi. Ma non siamo ancora usciti dall’epidemia, non dobbiamo abbassare la guardia, è un mantra. Non è ancora il momento della movida, dobbiamo stare molto attenti altrimenti rischiamo di tornare in Fase 1. Dobbiamo ancora stringere i denti”.

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Raggi ancora sindaco? Lei non ci pensa – meteoweek.com

A proposito della gestione della città e delle attività produttive, arriveranno in queste ore ulteriori novità. Ad esempio la delibera sui tavolini, tanto attesa dai gestori dei bar e dei ristoranti: “Dovrebbe arrivare oggi – ha svelato il sindaco di Roma – . Si tratta di una procedura super accelerata per consentire ai commercianti di aprire in 24 ore nuovi spazi esterni o aumentarli del 35%”. E quando le viene chiesto se si ricandiderà a sindaco, la Raggi glissa: “C’è ancora tanto da fare da qui alla fine del mandato. Ora ho la tentazione di completare tante cose che ho in cantiere”.

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Si parla anche dell’episodio che l’ha vista protagonista involontaria, insieme a un esponente di Casapound. Secondo la Raggi, questa acredine da parte del movimento di estrema destra nei suoi confronti ha radici lontane: “Casapound ce l’ha con me perché ho rotto le uova nel paniere sia a Ostia sia sull’immobile di via Napoleone III a Roma, a cui abbiamo tolto la scritta”. In particolare, il sindaco svela che gli edifici occupati appartengono rispettivamente a Mef e Demanio Militare. “Ho chiesto e chiederò ancora di procedere allo sgombero. Non si può pensare di venire a insegnare a noi come vivere quando le loro azioni sono volte a violare la legge. Non cedo ai loro ricatti”, ha concluso.

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