Autostrade, Di Battista: “Atlantia prepotente, minacce inaccettabili”

Atlantia va allo scontro con il governo minacciando lo stop agli investimenti e la possibilità di un contenzioso con lo Stato.

Autostrade, Di Battista: “Atlantia prepotente, minacce inaccettabili” – meteoweek

“Aspi, quelli del crollo del ponte di Genova, che si sono macchiati delle 43 vittime, che non hanno neanche chiesto scusa, quelli lì dei Benetton, che ricattavano il Governo, se ne sono usciti con una novità. Hanno detto: se non ci fate la garanzia dello Stato per avere un prestito anche noi di qualche milIardo di euro, non facciamo gli investimenti. Cioè il ricatto, la logica del ricatto”: durissime le parole del  vice ministro delle infrastrutture Giancarlo Cancelleri (M5s) su Facebook che raccontano della storia di un contenzioso aperto con Autostrade che avrebbero messo il governo sotto ricatto a seguito della crisi economica generata dalla pandemia da Covid-19. Sulla questione intervengono in moltissimi, schierati con forza accanto alla politica e al Ministro. A prendere per primo la parola e a urlare a gran voce la sua contrarietà a ciò che sta accadendo è Alessandro Di Battista che afferma deciso che le minacce contro Buffagni sono inquietanti. Questo è il modus operandi dei soliti padroni – sostiene il pentastellato – che si sentono potenti non in virtù delle loro qualità etiche e industriali, ma solo per via del sistema di potere che sono riusciti a costruire attraverso il finanziamento di partiti politici e l’acquisto di spazi pubblicitari sui giornali. A questo punto la proposta shock: revocare la concessione.

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Codacons: «Si convochi un tavolo tra le parti aperto ai cittadini» – meteoweek

Il dramma del Covid ha dimostrato l’importanza dello Stato ed uno dei modi per rafforzare lo Stato italiano é tornare alla gestione pubblica di asset strategici come le autostrade, sostiene Di Battista e il ragionamento funziona… anche se fonti vicine ad Atlantia hanno smentito l’accaduto sostenendo che nessun ultimatum è stato espresso nei confronti dei decisori istituzionali. La società ha detto di aver inviato dal mese di gennaio 2020 9 lettere a tutti gli attori istituzionali coinvolti, non ricevendo alcuna formale risposta su nessuno dei punti salienti evidenziati o delle proposte formulate. Atlantia ha atteso e attende che venissero prese delle decisioni in merito alle proposte inviate formalmente, anche relativamente alla vicenda della Concessione in campo da quasi due anni, ma senza successo. Almeno questo è quanto sostenuto. Da Codacons, invece, arriva la proposta di un tavolo tra le parti aperto ai cittadini nella loro veste di primi fruitori delle autostrade, per definire la vertenza e soprattutto far ripartire investimenti e manutenzione sulla rete, indispensabili per garantire un servizio di qualità e sicuro agli utenti che pagano i pedaggi. Al momento la possibilità di raggiungere un punto d’incontro sembra molto lontana, soprattutto se non si chiariranno le dinamiche che hanno portato allo scontro. Importante sarà cercare di capire cosa è accaduto davvero: le minacce ci sono state davvero?

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