Ufficio marchi e brevetti, è corsa per registrare marchi “Covid”: ecco quali

Ufficio marchi e brevetti, è corsa per registrare marchi “Covid”: ecco quali. Jeans, vini, supereroi con la corona, c’è davvero di tutto

Ufficio marchi e brevetti, è corsa per registrare marchi "Covid": ecco quali
Ufficio marchi e brevetti, è corsa per registrare marchi “Covid”: ecco quali (GettyImages)

In questo periodo di emergenza causato dal Coronavirus, in rete si possono trovare cose sorprendenti, come sul sito dell’Ufficio italiano per marchi e brevetti, dove vi sono tantissime richieste di registrazione da parti di imprenditori e aspiranti impresari, di loghi, nomi, disegni ecc, che riportino alla suddetta pandemia da Coronavirus. Tra le richieste di registrazione di marchi riconducibili al Covid c’è quello di “Crownman”, supereroe con la corona sulla testa. Tutto in questa immagine riconduce al tristemente noto virus ma anche all’eroismo del servizio sanitario nazionale. “Crownman”, infatti,  indossa una divisa simile alle tute ermetiche dei chirurghi. Al centro c’è un segnale di divieto con dentro l’immagine del terribile morbo.

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Tra le richieste di registrazione più curiose, c’è anche quella del marchio “Covidalt“, su cui non c’è molto da spiegare, perché il riferimento al virus è ben chiaro. Oppure “Virus, grazie no!“, il cui logo è composto da una corona circolare con dentro lo slogan. Al centro un piccolo verme che esce da un dischetto magnetico.

E poi c’è la richiesta del marchio “Zerocovid“, oppure si va più sul classico con la richiesta di registrare nomi del tipo “Covid“, “covid19” o “Coronavirus” scritte e rappresentate in modo separato e in ogni forma e dimensione, colore ecc.  Ci sono parecchie richieste di registrazione di marchi riconducibili al Covid per strumenti scientifici, fotografici, cinematograficistrumenti di soccorso, insegnamento, apparecchi per la registrazione, trasmissione, dischi acustici, cd, Dv e chi più ne ha più ne metta.

Ci sono anche richieste per registrare marchi di abbigliamento con richiami alla pandemia come jeans, scarpe, cappelli, calze, reggiseni, scaldamuscoli, cravatte e tanto altro.

In questo mare di richieste di marchi “Covid” non possono mancare i servizi all’agricoltura, pubblicazioni, libri, volantini, manifesti, cover per i cellulari, orecchini, portachiavi, gioielli, fotografie, carta e cartoni. Naturalmente vi sono richieste di marchi del genere anche per gli igienizzanti per le mani, tipo “kovixgel“.

C’è spazio anche per richieste su prodotti alimentari come pesce, pollo, conservati, marmellate, latte, oli, caffè, thé, caca, riso, persino tofu e ravioli al vapore. E infine, anche il vino. A tal proposito si fa notare la richiesta dei “Coronavirus wines” la cui etichetta ha al centro la molecola del Covid 19.

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