Italiani untori di Europa? Frontiere UE aperte ma non agli italiani

Il turismo è uno dei settori più colpiti dall’emergenza Coronavirus, ma con l’arrivo dell’estate si spera che possa ripartire. Dal 15 giugno in poi le frontiere UE riapriranno, ma alcuni Paesi Europei hanno chiuso le porte agli italiani. Cosa sta accadendo?

Il 15 giugno si avvicina: l’estate 2020 è off-limts per gli italiani?

Dal 15 giugno Germania, Francia, Austria e Svizzera apriranno i confini agli italiani ma solo nel rispetto delle regole. In Italia si è registrato il numero più alto di contagio e di morti per Coronavirus, proprio per questo alcuni Paesi Europei aprono le frontiere agli italiani, ma non del tutto. Secondo indiscrezioni pare che per oltrepassare i confini Svizzeri ed Austriaci, i viaggiatori italiani debbano munirsi di certificato medico con il quale dichiarino di non aver contratto il nuovo virus Covid-19. La Spagna, invece, che sta ancora cercando di arginare gli effetti della crisi sanitaria ed economica ha deciso di accogliere i turisti (non solo quelli provenienti dall’Italia) a partire dal 1 luglio 2020.

Dove potranno spostarsi gli italiani?

Secondo le informazioni della Farnesina, gli Stati che hanno scelto di aprire le frontiere agli italiani, consentendo loro il libero accesso e la libera circolazione, sono pochissimi. L’Italia è considerata il focolaio dell’ Europa, così ad esempio, Francia ed Olanda discutono sul possibile ingresso degli italiani nei propri territori, ma nel rispetto di specifiche condizioni che al momento sono oggetto di discussione. Insomma, gli Stati Europei ci accolgono, ma ci guardano con sospetto e diffidenza.

La Bulgaria invece ha già chiarito la sua posizione, dettando le regole e le condizioni per i turisti che intendono andarvi. Sarà necessario presentare on-line una specifica richiesta alla polizia locale, sarà poi la stessa a valutare se sia opportuno permettere l’accesso al viaggiatore. Regno Unito, Irlanda e Croazia, sono pronti a riaprire le frontiere a tutti dal 15 giugno ma solo a condizione che i viaggiatori, non solo italiani, abbiano un certificato medico che attesti lo stato di salute o in alternativa si mettano in auto- isolamento prima della partenza.

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