Decreto Rilancio, arriva il superbonus anche per le seconde case

Il Movimento 5 Stelle ha presentato l’emendamento per un bonus del 110% sulla seconda abitazione. Più in generale, sono oltre 10mila le proposte di modifiche al Decreto Rilancio presentate fino a ieri.

seconda casa decreto rilancio

Si è registrata un’altra scadenza importante per la politica e per l’economia italiana, nella giornata di ieri. Alle ore 16, infatti, è scaduto il termine per presentare gli emendamenti al Decreto Rilancio, con le varie forze politiche che non si sono di certo tirate indietro. Alla fine dei conti, i membri della commissione Bilancio della Camera si sono trovati con una caterva di proposte di modifiche. Oltre 10mila, arrivate da ogni parte del Parlamento, sia dalla maggioranza che dall’opposizione. E una di quelle che potrebbe rientrare nel testo definitivo del Decreto Rilancio arriva dal Movimento 5 Stelle.

Il gruppo dei parlamentari pentastellati ha infatti proposto di estendere il superbonus del 110% anche per la seconda casa. In questo novero sarebbero comprese, secondo i deputati del Movimento, anche quelle inserite nella categoria catastale civile e quelle economiche, popolari e rurali. Una proposta che sembra destinata a fare discutere, anche se non è l’unica che riguarda l’ampiamento di un bonus o di un incentivo ad altre categorie. E come abbiamo detto, tra le oltre 10mila proposte di modifica al Decreto Rilancio, c’è spazio per le idee di ogni schieramento politico.

Sempre dal Movimento 5 Stelle è arrivata la proposta per aumentare i fondi per il bonus bici, visto che quello “base” è considerato insufficiente. I pentastellati chiedono anche di aumentare le retribuzioni per i vigili del fuoco. Dal Partito Democratico arriva la richiesta di ampliare gli incentivi, inserendo quello per l’acquisto di una nuova auto. Italia Viva, invece, ha presentato alla Commissione Bilancio della Camera una proposta che riguarda il raddoppio delle risorse per le scuole, che attualmente si fissa sui 4 miliardi di euro.

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Non potevano non arrivare proposte di modifica al Decreto Rilancio dai partiti di opposizione. La Lega ha chiesto il rimborso integrale dei crediti IVA delle aziende, oltre a ulteriori aiuti per i professionisti. Forza Italia ha invece richiesto l’abolizione dell’Irap per tutto il 2020, a differenza di quanto prevede il testo con lo stop per la rata di giugno. Inoltre, sempre Forza Italia ha richiesto aiuti per le automotive. Insomma, in oltre 10mila proposte di modifica al Decreto Rilancio ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le categorie.

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Va comunque detto che, fuori dal Decreto Rilancio, c’è ancora margine di inserimento di nuove risorse per “soli” 800 milioni di euro. Ciò porta al fatto che la maggior parte delle proposte di modifiche presentate fino al pomeriggio di ieri non potranno essere ascoltate. Anche perchè c’è già spazio per alcune novità, rispetto al testo originale, che sono già state annunciate, come il finanziamento aggiuntivo per la cassa integrazione che dovrebbe avvenire grazie alle risorse provenienti dal Sure. Non è da escludere dunque che, vista la gran mole di proposte che verranno rigettate, si debba persino fronteggiare il voto di fiducia.

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