Gianni Sperti ritorna su Paola: le parole sul matrimonio finito

A distanza di vent’anni, Gianni Sperti torna a parlare di Paola Barale, e del loro matrimonio finito. 

Paola Barale e Gianni Sperti / Credits: Instagram

Gianni Sperti parla di Paola Barale

Tra i matrimoni VIP conclusi da tempo che suscitano ancora molto interesse oggi, figura sicuramente quello tra Paola Barale e Gianni Sperti. I due si sono conosciuti negli anni Novanta e, dopo essere convolati a nozze nel 1998, hanno divorziato qualche anno dopo. Le cause della loro rottura non sono mai state del tutto chiarite pubblicamente, in quanto la coppia non ha mai voluto rilasciare dichiarazioni specifiche in merito. Alcuni hanno attribuito la colpa a Raz Degan, entrato successivamente nella vita della famosa conduttrice, ma nulla è mai stato confermato. A distanza di ormai vent’anni, Gianni Sperti è tornato a parlare di Paola Barale e, nel corso di un’intervista rilasciata a Novella 2000, ha commentato così: «Non ho molto da aggiungere a quanto detto in altre occasioni. Ognuno di noi ricorda quello che vuole ricordare, ognuno è libero di avere ricordi positivi o ricordi negativi. A me restano solo i ricordi positivi. Quando mi capita di pensarci, perché poi non è che sto tutti i giorni a pensare a vent’anni fa, ho solo ricordi positivi, ma tutti hanno il diritto di vivere e pensare quello che gli pare».

Gianni Sperti / Credits: Instagram

Il commento di Paola Barale

Le parole di Gianni su Paola Barale non sono state di certo negative, anzi, il ricordo che vive in lui è piuttosto positivo. Tuttavia, lo stesso non si può dire della conduttrice che, durante un’ospitata a “Live-Non è la D’Urso”, aveva parlato del ballerino e di Raz Degan: «Raz e Gianni? Io ho una caratteristica che non so se sia un pregio o un difetto: dentro di me ho un dimenticatoio dove ci metto le persone che mi hanno fatto veramente del male in qualche modo. E tutte e due queste persone ci sono finite, quindi io non ho nessun piacere di parlare di loro. Ai tempi del mio matrimonio il mio ex marito più volte aveva dimostrato l’interesse e il piacere di avere un figlio, ma siccome ero io il capofamiglia, portavo avanti tutto io, lavoravo sempre e solo io e non avevo vicino, forse, una persona che mi dava la garanzia di cui avevo bisogno io per avere un figlio. Perché per me un figlio si fa in due e deve nascere veramente quando ci sono tutte le situazioni giuste. Visto che ci siamo lasciati dopo un po’ probabilmente queste situazioni non c’erano. Poi le storie vanno come vanno, ma almeno deve iniziare bene. È facile dire voglio un figlio o sarà che io sono una persona troppo razionale su certe cose».

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