Fernando Pucci | Chi era | Vita e cronaca

Fernando Pucci è stato uno dei personaggi chiave nel processo legato ai pluri omicidi del ‘Mostro di Firenze’.

Ferdinando Pucci – meteoweek

Per anni si pensava ad un assassino solitario per arrivare, poi, a scovare un vero team di omicidi di coppiette e Fernando Pucci, ultimo in vita della gang dei ‘compagni di merende’, è stato un testimone oculare degli omicidi.

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Fernando Pucci: la vita

Fernando Pucci, testimone ‘Alfa’ nell’inchiesta del Mostro di Firenze – meteoweek

Fernando Pucci è nato a Montefiridolfi l’8 novembre del 1932 era amico dei ‘compagni di merende’ vale a dire di Mario Vanni, Giancarlo Lotti e Pietro Pacciani, ovvero gli autori di ben otto omicidi, balzati agli onori della cronaca con il nome di ‘Mostro di Firenze’.

Goffo, basso, curvo e con uno sguardo stralunato: questo l’aspetto di Fernando Pucci. Gli fu diagnosticata l’oligofrenia, ovvero una deficienza mentale molto grave, per cui gli spettò l’invalidità civile.

Questo ritardo, però, non pregiudicò la sua attendibilità nel processo legato ai pluriomicidi anzi Fernando Pucci fu ritenuto un testimone chiave, detto appunto ‘alfa’.

Morì per cause naturali all’età di 85 anni a San Cascian, a Firenze in un ospizio ed è sepolto nel cimitero di Montefiridolfi, frazione di San Casciano in Val di Pesa.

Fernando Pucci: la cronaca

Fernando Pucci nel processo del ‘Mostro di Firenze’ – meteoweek

Fernando Pucci viene definito il testimone ‘alfa’, ovvero quello principale e fondamentale nella lunga inchiesta legata al ‘Mostro di Firenze’. Sarà grazie alle sue dichiarazioni se, pian piano, è stata abbandonata l’idea di un serial killer solitario ma si è identificata una coalizione di assassini.

Il Mostro di Firenze ha seminato panico nel territorio fiorentino per ben 17 anni compiendo circa otto pluriomicidi: prese di mira coppiette, uccise sempre secondo lo stesso rituale, ovvero le donne venivano mutilate e gli uomini uccisi a coltellate.

Fernando Pucci fu coinvolto nell’inchiesta del Mostro quando nel 1995-1996 tra gli inquirenti maturarono accuse di omicidio non più rivolte al solo Pacciani ma a un gruppo di suoi sodali dediti a vino, prostitute e a guardoni di coppiette. In particolare `Alfa´ fu considerato un `eccellente´ teste oculare dell’omicidio della coppia di francesi a Scopeti.

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Nel 1997 la sua deposizione è diventata storica: “C’era la luna piena, si vedeva bene, ho visto tutto, c’erano Pacciani e Vanni, uno davanti e uno dietro alla tenda. Pacciani con la pistola, Vanni con il coltello. Ero con Lotti e quei due ci dissero: `Andate via, senno´ ammazziamo anche voi’”.

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