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Cronaca

Morti sospette Rsa Offida, intercettazioni shock su infermiere sospettato

Morti sospette Rsa Offida, intercettazioni shock su infermiere sospettato. I colleghi:”Vabbè, con Wick. A che ora vuole morire la gente?”

Morti sospette Rsa Offida, intercettazioni shock su infermiere sospettato (GettyImages)

Sono 8 gli anziani morti nella Rsa di Offida (Ascoli Piceno) tra l’8 gennaio 2017 e il 25 febbraio 2019 e su cui indaga la Procura di Ascoli Piceno. La scorsa settimana la Procura ha fatto arrestare L. Wick, accusato di omicidio volontario premeditato e tentato omicidio. Dopo le indagini portate avanti dai carabinieri di Ascoli Piceno si è giunti alla stesura di un’ordinanza di custodia cautelare di 223 pagine in cui vi sono esiti di esami autoptici, cartelle cliniche e intercettazioni telefoniche e ambientali. Risultati che darebbero prova che Wick avrebbe somministrato ai malcapitati anziani dosi letali di promazina, insulina e anticoagulanti. L’infermiere, nel corso dell’interrogatorio, si è avvalso della facoltà di non rispondere e si trova in carcere ad Ascoli Piceno.

L’inchiesta è nata a fronte di alcune morti sospette nella Rsa. Il figlio di una donna ospite della struttura che era in buone condizioni di salute notò che la madre aveva avuto un peggioramento improvviso e si rivolse ai carabinieri. L’uomo aveva chiesto spiegazioni all’infermiere Wick e si era sentito rispondere che c’era stato bisogno di sedare l’anziana. Quindi l’uomo, insospettitosi, aveva chiesto di vedere la cartella clinica della donna accorgendosi che nessun medico aveva prescritto sedativi alla madre. Wick aveva quindi somministrato quei sedativi deliberatamente. E come questo caso, ve ne sono stati altri di persone in buone condizioni di salute ma decedute improvvisamente.

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Intanto i carabinieri erano stati allertati dalla denuncia di una oss della Rsa di Offida che si era insospettita a causa dell’uso smodato di sedativi e sonniferi da parte di Wick. La donna aveva anche fatto sapere che da quando l’infermiere entrava in servizio le morti erano aumentate vertiginosamente.

Da qui sono partite le indagini degli inquirenti. Tra i riscontri ai sospetti su Wick, intercettazioni ambientali e telefoniche come quella del 17 gennaio 2019. Quel giorno l’infermiere ebbe uno strano atteggiamento. Entrò nel magazzino dell’Rsa e estrasse dal suo zaino una pistola (forse ad aria compressa) facendo esplodere due colpi all’esterno. Non si è mai saputo il perché di questa azione ma quell’episodio fece capire ai carabinieri che l’uomo era armato come aveva denunciato la oss. Da qui i sospetti anche delle colleghe di Wick, spaventate da una sua eventuale reazione e anche da minacce che in passato avevano ricevuto. Nelle intercettazioni le colleghe definiscono l’infermiere “un delinquente, un bastardo“.

Significativo il colloquio tra due infermieri, intercettato, dopo la morte di V. Gabrielli, occorsa il 25 febbraio 2019 per una crisi ipoglicemica (ma l’uomo non era diabetico e non era sottoposto a terapia insulinica). Parlando dell’ora della morte dell’anziano, i due sottolineavano il fatto che, coincidenza, fosse presente proprio Wick:”Vabbè, con Wick. A che ora vuole morire la gente?“.

Altre due colleghe rimembravano che quella stessa mattina all’anziano si era riscontrato un tasso di glicemia molto al di sotto della norma. “Vincenzo non ha problemi di glicemia!“, diceva una delle due. L’altra, in un altro colloquio, sottolineava la strana coincidenza: “Praticamente come sempre stanotte Wick ha fatto un successo“.

Infine, nelle intercettazioni vi sono anche riferimenti alla dirigenza della casa di riposo:”Io quello che a loro… cioè quello che abbiamo sempre detto… voi conoscevate il soggetto e l’avete messo lì perché vi faceva comodo, era il posto dove poteva dare meno fastidio, fino a che è scoppiata la bomba, che era prevedibile che scoppiasse (…) Si sapeva, era sicuro al cento per cento. Era solo questione di tempo ed è successo“.

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