Albano Carrisi ancora una volta riesce a trovare il modo di stupire tutti. Il cantante di Cellino San Marco dimostra di essere un puro sangue e a breve tornerà in scena con un nuovo singolo che ha tutte le carte in regola per superare il record della canzone We are the world. 
Albano Carrisi sembra essere davvero un vulcano di idee in costante evoluzione, nessuno riesce ad arrestate la sua sete di musica, la sua voglia di fare tanto da rendere la sua quarantena il più produttiva possibile. Non si tratta solo della sua attività agricola, ma anche della musica dato che per l’artista ogni giorno senza musica non riuscirebbe a donare alla sua vita lo stesso sapore che dovrebbe avere.
Non a caso, Albano ha deciso di presentare il suo nuovo ambizioso progetto musicale che vedrà la collaborazione di altri colleghi che hanno accettato la sua sfida.
“Sono un cavallo selvaggio”
La quarantena da Coronavirus non ha fermato di certo Albano Carrisi, il quale in diverse occasioni ha spiegato come quello che stesse succedendo, secondo lui, avrebbe dovuto fare in modo che ognuno di noi capisse quanto fosse importante trattare bene il nostro pianeta e capire come siamo ospiti in questo pianeta e non i loro padroni.
Albano raccontandosi al settimanale Grand Hotel ha così riassunto la sua quarantena e piani per il futuro: “Sono come un cavallo selvaggio. Non mi riposo mai, la mia testa galoppa velocemente. Durante il lockdown ho scritto una canzone molto bella, dedicata al nostro piante, e mi è venuto in mente questo grande concerto da fare per beneficenza”.
L’obietto di Albano Carrisi…
Albano Carrisi, dunque, ha già avviato i lavori in vista del nuovo progetto che coinvolgerà altri colleghi del mondo della musica. 
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L’ambizioso progetto vuole imitare e superare il lavoro fatto con il brano We are the world nel 1985. A confermare quanto detto è stato lo stesso Albano Carrisi che a Grand Hotel ha dichiarato: “Si sarà molto simile. Saremo una congregazione di artisti, che canterà per amore della Terra. Penso che a dine luglio sarà già tutto tecnicamente e artisticamente pronto: a settembre saremo sul palco. Tutti i proventi del concerto e del disco che faremo verranno devoluti alla Sima, la società di medicina ambientale”.
