Michael Jackson e la stanza segreta: l’ex guardia del corpo svela la verità

La scomparsa di Michael Jackson, avvenuta il 25 giugno 2009, è avvolta da sempre da un alone di mistero e numerosi interrogativi. Tra questi, ad esempio, se esistesse davvero una “stanza segreta per bimbi”. Dopo tanti anni ecco svelata la verità, grazie alle dichiarazioni dell’ex guardia del corpo del Re del Pop.

Michael Jackson – Foto fornita da Kevork Djansezian-Pool/ Credits: Getty Images

La verità sulla stanza segreta

Michael Jackson ha dovuto fare i conti con molte critiche e accuse, tra cui quella di molestie sessuali all’interno della sua residenza di Nerverland. Per anni si è vociferato di un “stanza segreta per bimbi” e a distanza di anni l’ex guardia del corpo del Re del Pop ha voluto fare chiarezza in merito.

Nel corso di un’intervista rilasciata al ‘The Scott McGlynn show‘, l’ex guardia del corpo Matt Fiddes, ha dichiarato: “Ci provano e dicono che lui ha costruito una stanza segreta per i bambini, ma la stanza si trovava lì quando ha comprato la casa”. Per poi aggiungere: “Si tratta di una panic room. Il ragazzo era un multi miliardario ed è assolutamente normale che l’avesse… tu spingi una porta e trovi materiale con il quale passare il tempo per un paio di giorni finché il problema non è risolto”. Anche perché “moltissime volte delle persone si paracadutavano dentro, così gli allarmi venivano spenti e i bodyguard dicevano a Michael di andare dentro la stanza. Quindi non era una stanza segreta, è la roba più ridicola che la gente si potesse inventare”.

Michael Jackson – Foto fornita da Phil Walter/ Credits: Getty Images

Le dichiarazioni dell’ex guardia del corpo

L’ex guardia del corpo di Michael Jackson ha anche parlato delle accuse per molestie sessuali a Michael Jackson da parte di Wade Robson e James Safechuck. A tal proposito ha dichiarato: “Il tempismo era molto evidente. La cosa che non hanno capito dal documentario è che stanno facendo causa a MJ per centinaia di milioni di dollari. Se l’avessero messo nel documentario, credo che la gente avrebbe ribaltato il proprio pensiero o avrebbe avuto una visione diversa”.

“È una parte piuttosto importante. Hanno provato a fargli causa, hanno fallito, poi hanno fatto ricorso in appello, e hanno fatto questo programma televisivo! Avrebbe dovuto essere incluso nel programma, sicuramente. E MJ non era qui per difendersi, quindi ero furioso. E quando le cose hanno cominciato a non essere vere […] ora il programma dura solo un’ora e mezza circa, invece delle quattro ore che era”.

LEGGI ANCHE –> Michael Jackson, avete mai visto la sua ex moglie? Ecco Debbie [FOTO]

LEGGO ANCHE –> Michael Jackson, mistero sulle ceneri: sarebbero custodite nei gioielli dei figli

Per poi aggiungere: “Ha avuto mille cause legali nella sua vita, se ricordo bene. La gente era sempre in cerca di soldi, era un fatto quotidiano. La gente farebbe di tutto per cercare di incontrarlo. Da quello che ho visto, il problema erano i genitori, non i figli. I genitori dicevano: “Non possono avere altri 10 minuti?”.

Michael Jackson – Foto fornita da Tim Whitby/ Credits: Getty Images
Impostazioni privacy