Aiuti dal Governo, ma la banca dice no all’imprenditore. Interviene il giudice

Un imprenditore in provincia di Caltanissetta si era visto negare i 25mila euro previsti dal decreto Cura Italia. Ne hanno diritto le aziende in difficoltà economica. Il tribunale nisseno è corso in soccorso dell’imprenditore.

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Il decreto Cura Italia viene messo per la prima volta alla prova anche dal punto di vista giudiziario. Nel senso che arriva il primo caso di querelle in tribunale tra un imprenditore che ne fa richiesta e una banca che non lo eroga, come è invece previsto. Il caso in questione è avvenuto in quel di Caltanissetta, dove il proprietario di un’azienda contava nel denaro previsto dal Cura Italia. 25mila euro che vanno erogati agli imprenditori che ne fanno richiesta, in base ai problemi economici in cui versa l’azienda intestata a lui.

Tuttavia, in un primo momento la banca che era incaricata di effettuare i pagamenti, si era opposta. Giuseppe Giunta, il legale che ha seguito la vicenda dalla parte dell’imprenditore che ha fatto la richiesta, ha svelato i dettagli nel corso del procedimento. L’istituto bancario ha opposto un generico veto perchè, a proprio dire, non c’erano i requisiti necessari per avere accesso ai 25mila euro previsti dal decreto Cura Italia. Tuttavia, la querelle tra la banca e l’imprenditore si è spostata in sede giudiziaria, nelle aule del Tribunale di Caltanissetta.

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Il Tribunale di Caltanissetta si è espresso in favore dell’imprenditore – meteoweek.com

La richiesta da parte del proprietario dell’azienda in difficoltà e del suo legale è stata chiara fin dall’inizio. L’uomo aveva tutte le carte in regola per accedere al credito previsto dal decreto Cura Italia e sarebbe arrivato in fondo alla vicenda per riuscire a ottenerlo. Così si sono creati i presupposti per un confronto in tribunale, con l’indagine affidata dal giudice Francesco Lauricella. Quest’ultimo ha analizzato in maniera approfondita i documenti allegati agli atti, giungendo alla conclusione tanto auspicata dall’imprenditore richiedente.

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Quest’ultimo, come previsto, aveva tutti i diritti per poter accedere ai 25mila euro previsti al Cura Italia. Così il giudice ha emesso una ordinanza di accoglimento, con cui ha ordinato alla banca di versare nelle casse dell’imprenditore la somma richiesta in forma immediata. Inoltre è stata fissata l’udienza per la comparizione delle parti, al fine di confermare, modificare o revocare l’ordinanza appena emessa. L’avvocato Giunta ha espresso soddisfazione, pur ribadendo che “per questa categoria di prestiti è sufficiente una autocertificazione dei ricavi, senza il bisogno di valutare il merito del credito”.

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