Ponte di Genova affidato ad Autostrade, ma il M5S non ci sta

È già partita la lettera del ministro De Micheli per far partire al concessionario le opere di collaudo, consegna e gestione post-consegna. Ma Crimi non vuole che i Benetton mettano le mani sul Ponte di Genova.

Ponte di Genova

La gestione del Ponte di Genova continua a far discutere, oggi più che mai. La notizia che risale a ieri e che parla della concessione al gruppo Autostrade, affidata attraverso una lettera inviata da Paola de Micheli. Il ministro dei Trasporti ha fatto capire, anche durante un intervento ai microfoni di Radio 24, che si tratta di una concessione “pro tempore”. Tuttavia, il recente incontro tra la stessa ministra e il sindaco di Genova Marco Bucci – che ha il ruolo di commissario per la ricostruzione – non sembra aver sbloccato l’empasse in tal senso.

Il Ponte di Genova dovrebbe essere gestito da Autostrade, dunque. E la De Micheli ribadisce e difende il suo operato: “Ho firmato io la lettera che ho poi inviato al sindaco Marco Bucci per la procedura di collaudo, di consegna e di gestione post-consegna, che va al concessionario”. Una decisione condivisa, dunque, con il primo cittadino del capoluogo ligure. Dato che la De Micheli ribadisce che Bucci “aveva chiesto quali fossero i percorsi prima dell’inaugurazione del ponte. Io gli ho confermato tutta la procedura di collaudo, della consegna e ovviamente quella della gestione post-inaugurazione, che va al concessionario”.

“Ovviamente – ha proseguito il ministro – in questa fase il concessionario è Aspi e questa vicenda è soggetta a un’ultima fase, dopo questo faticosissimo percorso che dura da nove mesi sulla vicenda della revoca e sulla vicenda degli adempimenti delle manutenzioni. Questa è l’opzione che io ho firmato e inviato al commissario”. E nella lettera presentata nelle scorse ore, la De Micheli ha espresso la necessità di una convenzione tra il suo ministero, il commissariato gestito da Bucci e il soggetto concessionario pro tempore, ovvero Autostrade.

Il ministro Paola de Micheli – meteoweek.com

Si tratta di una convenzione “finalizzata al trasferimento dell’infrastruttura allo Stato e contestualmente al soggetto gestore”. Una situazione turbolenta in quanto Aspi, che attualmente è concessionaria del Ponte di Genova, era stata esclusa dal bando per la sua ricostruzione. E proprio nella giornata odierna arriverà l’esito del ricorso, presentato dalla stessa società prima al Tar della Liguria e poi alla Corte costituzionale. E sulla lettera, il sindaco Bucci dice: “Faremo il verbale con la struttura commissariale e decideremo il team di consulenti che farà questo lavoro; possono essere Anas o altri. È una decisione che prenderanno i responsabili tecnici”.

Ma la decisione presa dal ministro De Micheli, com’era ovvio che fosse, ha suscitato polemiche. Come quella avanzata via social dal governatore Giovanni Toti: “Voi ridate il ponte ad Autostrade senza ottenere nulla. Noi continuiamo a lavorare per l’interesse dei liguri. E intanto per la tragedia del Morandi e per le sue 43 vittime nessuno ancora ha pagato”. Matteo Salvini rincara la dose: “Confermata la concessione ad Autostrade? Cosa non si fa per salvare la poltrona, 5 Stelle ridicoli e bugiardi, due anni di menzogne e tempo perso”.

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E poi c’è la posizione presa dal Movimento 5 Stelle, da sempre contrario a togliere la gestione delle Autostrade dalle grinfie del gruppo Benetton. Ed è l’attuale capogruppo Vito Crimi ad alzare la voce: “Il ponte di Genova non deve essere riconsegnato nelle mani dei Benetton. Non possiamo permetterlo. Questi irresponsabili devono ancora rendere conto di quanto è successo e non dovrebbero più gestire le autostrade italiane. Su questo il Movimento 5 stelle non arretra di un millimetro”.

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