Emanuele Filiberto pensa alla politica, nasce il suo movimento

Emanuele Filiberto e la sua presa di posizione politica: “Non è questa l’Italia che sognavo in esilio”

Emanuele Filiberto politica Realtà Italia

«Basta con la politica dei selfie con la bandiera. Servono piani concreti per l’Italia che così, a ripartire non ce la fa. E cosa han fatto i politici, mentre tutti gli altri in Europa hanno prodotto soluzioni vere?». Emanuele Filiberto di Savoia in un’intervista con il Corriere ha chiaramente espresso il suo pensiero politico. «Se Realtà Italia, il nome della mia nuova associazione, sarà in futuro un movimento politico o se resterà un movimento di idee per l’Italia non lo so. Ma se deve finire in politica, che sia».

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Non è l’Italia che sognavo in Esilio

Emanuele Filiberto, al telefono con il Corriere, è un fiume in piena. «Dico quel che penso: non è questa l’Italia che sognavo in esilio. I giovani senza futuro» e riguardo le tasse, e le risorse per la scuola «Non mi convince il governo e neppure l’opposizione che riempie le piazze. Negli Usa ho un’attività di ristorazione on the road con i truck Prince of Venice. Con il Covid ho dovuto chiudere due mesi, mettere i dipendenti in cassa integrazione… bene tutti hanno subito ricevuto un bonus di lavoro. Quanto agli affari, in tempo di crisi è l’ora di cogliere opportunità: sto rilevando nuovi locali per ampliare poi il business. E intanto con Realtà Italia porterò a un tavolo virtuale, con il webinar Meraviglia Italia, questa sera alle ore 18, imprenditori del turismo e della bellezza». Emanuele Filiberto interrogato riguardo i nomi degli imprenditori ha aggiunto «Brunello Cucinelli che conosco bene perché siamo vicini di casa in Umbria, e Alessandra Priante scelta dalle Nazioni Unite come direttore del turismo europeo, Marcello Sorrentino di Fincantieri infrastrutture, Roberto Daneo fondatore di We Plan dietro alla candidatura di Milano per l’Expo 2015 e ora delle Olimpiadi Milano-Cortina, il professor Noci del Politecnico di Milano e Davide Oldani…» e ha precisato «Con Oldani abbiamo lavorato assieme in tv e con Noci ci ha messi in contatto l’eurodeputato Riccardo Garosci».

Emanuele Filiberto in politica

Emanuele Filiberto e Realtà Italia

«Una sede fisica ancora non c’è ma sarà a Torino o Roma e avrà delegazioni regionali e provinciali… L’ho registrata prima del Covid». Una struttura dunque simile a Casa Savoia… «Due cose distinte, ma sì gli Ordini con delegazioni ovunque, 14 all’estero dagli Usa al Giappone e Brasile, sono una macchina ben rodata». E riguardo a papà Vittorio Emanuele: «Il progetto è solo mio, condiviso con Antonio Bettanini e Filippo Bruno di Tornaforte, Luca Morvilli ceo di Qubit oltre a Garosci e Noci». Per quanto riguarda invece le due figlie, Vittoria e Luisa: «Per Vittoria e Luisa c’è lo studio… ora sono a dei campi sportivi con gli amici, poi ad agosto saremo assieme».

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Non mi serve la politica per vivere

Privilegiato, un principe, sposato con un’attrice. Emanuele Filiberto continua a spiegare «Questa sarà un’estate di idee per il Paese che amo. Ma non c’è visione di lungo termine, sanità e scuola da ricostruire, disoccupazione» ed ha aggiunto: «Non mi serve la politica per vivere. E non dico di avere la soluzione ma i giusti contatti per mettere attorno a un tavolo persone che saprebbero cosa fare: sono solo un aggregatore, un incubatore o un incanalatore di idee», ovvero un tramite di contatti commerciali, come il principe Andrea, ora alle prese con il caso Epstein: «Principe o no, nessuno è sopra la legge. Se devono interrogarlo, accetti di farsi interrogare. E non dovrebbe esserci neppure l’immunità parlamentare… Invece, quante persone in politica impegnate solo a mantenere vitalizi e poltrone».

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