Recovery Fund, la controproposta dei frugali fa discutere

Il premier olandese e i suoi alleati propongono 350 miliardi a fondo perduto e la stessa cifra in prestiti. Il leader ungherese Orban attacca il premier olandese. Si continua a trattare per il Recovery Fund.

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La terza giornata dedicata al vertice sul Recovery Fund è anche quella in cui gli Stati frugali si sono finalmente mossi. Dopo tante occasioni in cui, più che fare nuove proposte, hanno alzato solamente muri, il movimento guidato dal leader olandese Mark Rutte ha deciso di esporsi. E lo ha fatto con una nuova proposta che sembra destinata a fare discutere. Se non altro perchè scende sotto i 750 miliardi di euro previsti dalla proposta iniziale dai vertici dell’Unione Europea. Proprio così, perchè l’ammonntare di denaro da investire per il Recovery Fund, secondo gli Stati frugali, dovrebbe scendere a quota 700 miliardi.

E anche la suddivisione di questo investimento è destinata a fare rumore, all’interno del vertice e tra l’opinione pubblica. Si parlerebbe infatti di 350 miliardi di euro di sovvenzioni e di una cifra pari, che verrebbe però versata sotto forma di prestiti. Il tutto mentre si attende che vengano risolte altre due situazioni di gravità almeno pari, ovvero la questione sulla governance e quella dei rebate. Ma nel frattempo gli scontri proseguono. Anche perchè i vertici di Olanda, Austria, Danimarca e Svezia sembrano essere irremovibili dalla loro posizione.

E intanto il premier Giuseppe Conte non ha fatto mancare un nuovo attacco nei confronti di Rutte e dei suoi alleati. “Se i mercati Ue crolleranno, Rutte nè risponderà”, ha dichiarato il capo del Governo italiano. Il tutto mentre anche il leader ungherese Orban, dopo aver ricevuto l’ennesimo endorsement da Salvini, si era scagliato contro il premier di Rotterdam. In ogni caso, la trattativa per la suddivisione del denaro previsto dal piano del Recovery Fund prosegue. E sembra destinata a prolungarsi fino a notte inoltrata, con il fronte composto da Conte, Merkel e Macron non vuole scendere a compromessi.

Conte a muso duro contro Rutte – meteoweek.com

Al di sotto dei 400 miliardi di sovvenzioni non si va, stando a sentire la posizione dei leader di Italia, Francia e Germania. E l’attacco del premier Conte nei confronti del suo omologo olandese prosegue: “Vi state illudendo che la partita non vi riguardi o vi riguarda solo in parte. In realtà se lasciamo che il mercato unico venga distrutto tu forse sarai eroe in patria per qualche giorno, ma dopo qualche settimana sarai chiamato a rispondere pubblicamente davanti a tutti i cittadini europei per avere compromesso una adeguata ed efficace reazione europea”.

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Nel frattempo, gli altri leader europei si espongono anche in pubblico sulla situazione che si sta creando. La partita che riguarda il Recovery Fund è troppo importante per veder arenare la situazione sul più bello. Così, mentre il presidente francese Macron ritiene che sia “ancora possibile trovare un buon compresso”, Angela Merkel non sembra pensarla così. “C’è molta buona volontà – sostiene la cancelliera tedesca – ma anche molte posizioni diverse, farò ogni sforzo ma è ancora possibile che oggi non si possano ottenere risultati”. E il premier greco Mitsotakis rincara la dose: “Non possiamo permetterci di apparire divisi. Un no deal sarebbe un brutto segnale per l’Europa”.

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