39enne ruandese da fuoco alla Cattedrale di Nantes e confessa

Ha confessato il responsabile dell’incendio nella Cattedrale di Nantes. È un volontario che si occupava di chiudere la cattedrale.

Confessa responsabile incendio cattedrale Nantes 39enne ruandese arrestato

Ad una settimana dall’incendio all’interno della cattedrale di San Pietro e Paolo di Nantes il volontario della diocesi, che era stato fermato e poi rilasciato, ha confessato di aver provocato il rogo accendendo i tre inneschi all’interno della chiesa. L’avvocato dell’uomo, ha dichiarato che il 39enne responsabile dell’incendio era in difficoltà con il rinnovo del permesso di soggiorno e ha aggiunto che il suo cliente era “pieno di rimorsi” e che la confessione è stata “una liberazione”.

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È stato arrestato dalle autorità francesi, si tratta di un 39enne ruandese, volontario della cattedrale gotica di San Pietro e Paolo di Nantes a cui era affidato il compito di chiuderla. L’uomo ha confessato di essere lui il responsabile dell’incendio del 18 luglio scorso. Un rogo che ha danneggiato gravemente la cattedrale del XV secolo. Il ruandese rischia una pena di 10 anni di carcere. Era stato già interrogato in precedenza e poi rilasciato dopo l’incendio che distrusse l’organo, disintegrò le vetrate e annerì completamente l’interno della cattedrale. Il volontario è stato fermato nuovamente questo fine settimana per ulteriori accertamenti in merito e ha ammesso la responsabilità dell’incendio. Quentin Chabert, l’avvocato dell’uomo, ha dichiarato “Ha confessato e si rammarica dei fatti. Questo è certo. È pentito”. I media francesi hanno citato il procuratore di Nantes affermando che il 39enne ha riferito al magistrato inquirente di aver acceso tre fuochi: due agli organi della cattedrale e uno a un quadro elettrico.

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