Dove è finito Alessandro Di Battista? La sua estate da barman a Ortona

Tra tensioni al Senato e proroghe di stato d’emergenza, c’è qualcuno che preferisce tirarsi fuori e, piuttosto, servire cocktail in Abruzzo. Si tratta di Alessandro Di Battista, figura di punta del M5s. Di recente è stato rintracciato dal Corriere: ora lavora come barman ai tavoli del “Barretto”, a Ortona.  

di battista

Alessandro Di Battista per quest’estate ne ha abbastanza di stati di emergenza, Recovery Fund, scontri di maggioranza e battaglie interne al Movimento. Preferisce, piuttosto, ritirarsi in Abruzzo, stare lontano da tutto e limitarsi a servire cocktail aiutando il cugino, che gestisce un bar in un hotel tre stelle a Ortona. Così la figura di punta del Movimento 5 stelle, l’anima scapestrata (se confrontata con Di Maio) stacca tutto e gira tra i tavoli del “Barretto”, sulla spiaggia privata dell’hotel Katia. Insomma, al momento si chiude così il tentativo di rivalsa di Alessandro Di Battista, che solo un mese fa invocava a gran voce il congresso del Movimento 5 stelle per un radicale cambio di rotta. Di fronte alla richiesta, il rifiuto di Crimi e Beppe Grillo.

Come aveva sottolineato Vito Crimi, capo politico del M5s: “Il Movimento 5 Stelle ha oggi l’onere e l’onore di governare il Paese, e deve continuare a fare la propria parte mettendo a disposizione dei cittadini ogni sua risorsa ed ogni istante del proprio tempo. Beppe Grillo ce lo ha ricordato di recente, e non posso che ringraziarlo di cuore. Concordo con lui, quindi, che non sia questo il momento di pensare ad un ‘congresso’, o in qualunque altro modo lo si voglia chiamare. Sarebbe fuori luogo e incomprensibile già per molti di noi, impegnati nei lavori di aule e commissioni, di ministeri e di governo, figurarsi per i tanti italiani che attendono risposte su ciò che vogliamo per l’Italia”. Alla contrarietà di Beppe Grillo Alessandro Di Battista, a metà giugno, aveva risposto con un’ennesima spallata spavalda: “Ieri ho parlato di congresso e delle mie idee e Beppe mi ha mandato a quel paese. Io ho delle idee e, se non siamo d’accordo, francamente, amen”.

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Poi il silenzio. Dov’era finito Di Battista? A Ortona, in maglietta bianca e bandana, a servire fritture di pesce e mojito mentre parla con i clienti. Di Battista è di casa, racconta di quando andava all’hotel Katia all’età di 16 anni, un’adolescenza di 883 e estate in spiaggia, dice il Corriere. Nel frattempo, una serie di mirabolanti avventure: la sua militanza nel Movimento 5 stelle, la battaglia per la chiusura della Tap, il viaggio in Chiapas, il suo presunto corteggiamento dei gillet gialli in Francia, e, ultima ma non ultima, l’invocazione del congresso del Movimento. Ora, stando al ritratto che ne fa il giornale, rispunta in una tenuta totalmente diversa e un piatto in mano: “Oggi abbiamo una fritturina di pesce da svenimento”.

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Poi un orecchio alle chiacchiere del tavolo di fianco: “Un Governo di solidarietà nazionale guidato da Draghi? Dio ce ne scampi…”. Per quest’estate l’agitatore delle piazze ha deciso di conversare con i clienti, anche se la politica resta sempre al centro dei discorsi. Allora Di Battista spiega agli interessati i risvolti del Recovery Fund, la fiducia nell’Unione europea, raggiungibile solo con l’eliminazione del patto di Stabilità, il dissesto idrogeologico e molto altro. Arriva allora la classica domanda, sulle sue intenzioni nei confronti del Movimento 5 stelle, e Di Battista risponde come sempre: “La passione non manca e non mancherà mai, ma ora penso al mio ultimo reportage”. Si tratta di un reportage sull’Iran intitolato Sentieri persiani, al resto ci si penserà successivamente.

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