Beirut, Msf: la crisi sanitaria è simile ad una guerra civile

E’ arrivato un duro avvertimento da parte di Medici senza frontiere(Msf) sulla situazione in Libano dopo le esplosioni
di martedì scorso al porto di Beirut. La situazione sanitaria è allarmante.

Con circa 300.000 persone danneggiate nella capitale e una possibile penuria di medicinali, la crisi sanitaria è “simile a quella causata dalla guerra civile (1975-1990), avverte il presidente di MSF.  Mego Terzian, di nazionalità franco-libanese è stato intervistato dall’agenzia France Presse nel giorno della visita del presidente francese, Emmanuel Macron, il primo capo di Stato straniero a recarsi sul posto dopo il disastro.

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Cosa è successo a Beirut

Due enormi esplosioni, avvenute nella zona del porto, hanno devastato nel pomeriggio di martedì 4 agosto la capitale del Libano, Beirut. Il bilancio sale ad oggi ad oltre 140 morti e 5 mila feriti Le esplosioni, udite anche a Nicosia (Cipro), a 240 chilometri (150 miglia) di distanza, sono state registrate dai sismologi come l’equivalente di un terremoto di magnitudo 3,3. Un carico di nitrato di ammonio avrebbe provocato l’esplosione di oltre 2.700 tonnellate conservato nell’hangar 12 del porto dopo esser stato confiscato nel 2013 da una nave russa battente bandiera moldava. Il presidente Michel Aoun è scioccato. Ha detto che aver tenuto lì quel materiale senza misure di sicurezza è “Inaccettabile”.

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